"Ma quanto dura?". Pieraccioni si sfoga per la multa: cos'è successo

Anche il celebre attore e regista fiorentino è rimasto vittima dell'autovelox di ultima generazione

"Ma quanto dura?". Pieraccioni si sfoga per la multa: cos'è successo
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Anche Leonardo Pieraccioni finisce vittima del "Velocar", l'autovelox di ultima generazione dotato di ampio raggio di azione installato anche a Firenze e divenuto da tempo un vero e proprio spauracchio per tutti gli automobilisti del capoluogo della Toscana.

Il celebre attore e regista fiorentino è solo l'ultimo di una lunga lista di vittime dell'ormai famigerato Velocar, che l'amministrazione comunale ha installato in vari punti strategici della città mietendo "vittime" un po' ovunque. Rispetto ai tradizionali autovelox, che misurano la velocità istantanea nel momento in cui l'auto viene centrata dal laser, questi apparecchi elettronici, dotati di un raggio di azione più ampio e in grado di rilevare la targa in condizioni di visibilità estreme, calcolano la velocità media in un determinato tratto.

Sanzionato proprio a causa di uono degli "eredi" dell'autovelox, Leonardo Pieraccioni ha voluto commentare con la consueta ironia l'episodio che lo ha visto protagonista nelle strade della sua città attraverso la propria pagina personale Instagram.

"Salve, ho preso la multa, eccola qua", esordisce l'attore, mostrando il foglio con la sanzione ai propri follower. "Va beh, ho preso la multa...il limite era 50, non me la meritavo troppo...il limite era 50 e io andavo a 58", prosegue. "Il 5% me l'hanno fatto di sconto, per cui per tre chilometrucci ho preso la multa", considera."Va beh comunque l'ho presa, ho sbagliato e la pago. Però voglio sapere una cosa...io l'ho presa con il Velocar...adesso c'è il Velocar, ma che cosa è il Velocar?". Pieraccioni traccia un "profilo" del rilevatore di velocità di nuova generazione. "Prima c'era il classico autovelox con a destra il bussolotto, tu lo vedevi, inchiodavi e quello dietro di pigliava e ti dava una botta e se non altro la multa non la pigliavi perché inchiodavi e lo sapevi che lì c'era una linea", spiega il regista fiorentino.

"Ora invece c'è il Velocar...la mia domanda è 'quanto dura?'. Perché pare che sia un'entità astratta che ti guarda dall'alto e che ti segua...c'è chi dice per trenta metri, c'è chi dice per cinquanta metri", ironizza Pieraccioni. "Una volta che tu entri in questa bolla del Velocar te ne accorgi perché sembra di essere entrato in un presepe di sessanta macchine che improvvisamente vanno a dodici chilometri all'ora guardandosi...è come una processione senza morto. Quando succede questo vuol dire che tu sei entrato nella bolla del Velocar".

"Ma quanto dura? Perché mio zio è convinto che una volta che entri in questa bolla cosmica del Velocar lui ti segua fino a casa. Lui addirittura la sera va a letto, si affaccia alla finestra e lo saluta: 'Ciao Velocar, ovunque tu sia, tipo Truman Show...", conclude l'attore con ironia.

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