Un uomo di 59 anni ha rapito il padre in ospedale per chiederne il riscatto. Da anni, con minacce e violenze, pretendeva soldi dai suoi genitori per acquistare la droga. Come riportato da il Messaggero, il 59enne ha approfittato del fatto che il padre fosse stato ricoverato in una struttura ospedaliera per mettere a segno il suo folle piano, che fortunatamente è stato sventato dagli agenti di polizia. L'uomo è stato arrestato perché accusato di maltrattamenti in famiglia e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Grazie all'operazione delle forze dell'ordine gli anziani genitori hanno potuto ricongiungersi.
Cosa voleva il figlio
Tutto è iniziato quando la madre, 79 anni, ha chiamato in lacrime la polizia e ha raccontato le violenze che da mesi subiva dal figlio. La donna ha poi spiegato che il 59enne si era recato all'ospedale Grassi, dov'era ricoverato suo marito, e aveva portato il padre a casa sua, affermando che lo avrebbe liberato solo se fosse stato pagato. Erano ormai un paio di giorni che l'87enne si trovava a casa del figlio e non poteva parlare con la moglie. Anche la donna, per timore di ripercussioni nei suoi confronti, si era trasferita da una parente. I poliziotti hanno quindi avviato le indagini per trovare il rapitore e poter liberare l'anziano. Quando il 59enne è stato raggiunto dagli agenti, in viale di Castel Porziano, ha dato di matto e ha anche aggredito la polizia con pugni e calci. Una volta bloccato è stato ammanettato e trasferito in commissariato.
Maltrattamenti in famiglia
"Mio figlio mi ha chiamato per dirmi che è andato a prendere il padre ricoverato in ospedale. Per riportarlo a casa da me, mi ha chiesto soldi come sempre ma non ce la faccio più, sono esasperata e ho paura che ora maltratti mio marito già anziano e malato", aveva raccontato l'anziana, spiegando che sia lei che il marito subivano violenze da anni, da quando loro figlio aveva cominciato a fare uso di sostanze stupefacenti. Anche in commissariato il 59enne ha dato in escandescenze, cercando pure di aggredire la madre, salva grazie alla prontezza di riflessi degli agenti.
Il Gip ha subito disposto la misura della custodia cautelare in carcere per l'uomo, che dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L'indagine prosegue per cercare di ricostruire gli spostamenti dell'uomo e i suoi contatti, compresi i pusher, legati al mondo della droga di Ostia.
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