Matteo Di Pietro, Vito Loiacono, Marco Ciaffaroni, Giulia Giannandrea e Leonardo Golinelli, i cinque youtuber conosciuti sul web con il nome di “The Borderline”, adesso hanno un grosso peso sulla coscienza: la morte di un bambino di 5 anni. L’ultima sfida sui social media lanciata all’insegna del pericolo e della sfrontatezza ha avuto un epilogo tragico.
Di Pietro, per ora, risulta essere l'unico indagato per omicidio stradale e lesioni, essendo lui alla guida della Lamborghini al momento dell'impatto. Il ragazzo è risultato positivo ai cannabioidi.
La sfida sui social
Alternarsi per 50 ore alla guida di un Suv Lamborghini filmando il tragitto non si è rivelata una scelta felice. La loro vettura, noleggiata a caro prezzo per l’impresa della challenge, si è scontrata con una Smart FourFour con a bordo una madre e i suoi due bambini, Manuel e Aurora Proietti. Il primo, di appena 5 anni, è deceduto nell'impatto e l'altra, una bimba di 3 anni, ricoverata prima all'ospedale Sant'Eugenio e poi al Bambino Gesù, ma ora in buone condizioni.
L’indagine della procura
La procura di Roma ha, per il momento, iscritto sul registro degli indagati solo uno degli youtuber, con l’accusa di omicidio stradale: quello che era alla guida del Suv. Per gli altri, però, potrebbe scattare il reato di concorso nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare poi sui social per una delle loro sfide online, incitando il ragazzo alla guida.
I ragazzi hanno noleggiato l'auto, una Lamborghini Urus, a un autosalone di Roma e poi si sono messi alla guida alternandosi. 50 ore al volante, a turno, prima uno e poi un altro e poi un altro ancora. Lamentando anche la stanchezza, nei vari video che di volta in volta hanno pubblicato su Instagram. Non è chiaro, ancora, se l'auto a un certo punto sia finita contromano: a chiarire questo particolare ci penseranno gli uomini della polizia locale di Roma Capitale. Questa era solo l'ultima di varie challenge sul canale YouTube e su TikTok dove pubblicavano appunto quelle che loro ritenevano imprese. La famiglia Proietti invece è descritta dalle foto condivise da mamma Elena, 28 anni, su Facebook: i suoi bambini felici, fino a ieri pomeriggio. Poi tutto è precipitato drammaticamente.
Un nuovo codice della strada
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intanto, vorrebbe in tempi brevi nuove regole per il codice della strada "perché non possono morire 3mila persone all'anno sulle strade italiane". Lo ha dichiarato dal palco dell'assemblea di Confcooperative spiegando di pensare a un'educazione stradale vera, con premialità sulla patente e con prevenzione e sanzioni. Salvini ha, inoltre, commentato l'incidente che ha visto morire il bambino di 5 anni.
“Pare – ha detto – fosse in svolgimento una competizione social di youtuber in cinque su una Lamborghini che hanno stritolato questo bimbo. Se sei recidivo e togli la vita a una persona perché sei un cretino al volante, tu la patente non la vedi più per il resto di tuoi giorni, non è che te la sospendo per qualche mese”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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