Roulotte dei nomadi in Rubattino. I residenti: "Ci sentiamo sotto assedio"

Sono due i problemi principali vissuti dai residenti nel quartiere a Est di Milano: la sicurezza e il degrado. Entrambi non vengono affrontati dalla giunta Sala che sembra aver totalmente abbandonato a se stessa la periferia milanese

Roulotte dei nomadi in Rubattino. I residenti: "Ci sentiamo sotto assedio"

Le roulotte dei nomadi sono tornate in massa in via Rubattino e nelle zone limitrofe. A volte se ne vanno, ma poi ritornano, sempre più numerose. "In via caduti di Marcinelle ci sono due gruppi di roulotte parcheggiate. Dalla parte della Bracco nei giorni scorsi c'erano due caravan, oggi sono diventati quattro", racconta sconsolato un residente della zona. "Questa mattina - spiega un residente al Giornale.it - andando verso Segrate c'erano cinque roulotte, nel primo pomeriggio erano ben quattordici. Invece che diminuire aumentano, anche perché tra di loro si passano la voce". I sinti sarebbero anche abbastanza tranquilli, visto nessuno viene mai a controllare. E anche se qualcuno ogni tanto chiama la polizia locale, difficilmente gli agenti escono: "Se chiami la polizia locale non esce nessuno perché interventi non ne fanno in questa zona".

La giunta Sala ha abbandonato la periferia

A volte capita anche che i nomadi litighino pesantemente tra loro, magari ubriachi, come era già successo lo scorso anno: "Per una donna rincasare verso le 8 di sera è pericoloso, è come se fosse mezzanotte inoltrata - prosegue il cittadino -. Questa è una zona residenziale che viene considerata come una periferica e quasi sperduta". Anche il verde è abbandonato, cresce a dismisura e c’è chi lo ha definito ormai una giungla urbana, dove chi ha un cane di piccole dimensioni teme di non poterlo ritrovare. "È vero, le roulotte sono su più fronti contemporaneamente. Le si possono vedere in via Caduti di Marcinelle in due punti, sotto la tangenziale Est e in fondo alla strada, e anche in via Rubattino", ha precisato Gianluca Boari, consigliere del Municipio 3 di Milano per la Lega. I problemi sarebbero principalmente due: quello della sicurezza e quello del verde. Per quanto riguarda il primo, Boari ha inviato una mail a Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, il quale non ha però risposto. Mentre per il secondo punto è stata contattata Elena Grandi, assessore all’Ambiente della giunta Sala, che ha fatto sapere che dopo il parco Lambro si occuperà di Rubattino.

"Questa giunta sta risparmiando su tutto, anche su cose invece necessarie. Fanno tanto gli ambientalisti e invece poi non curano il verde che c'è, lasciano crescere le erbacce... si dovrebbe invece pensare a ottimizzare meglio i soldi a disposizione", ha continuato l'esponente leghista. Prima di pensare al verde bisognerebbe però liberare la zona dalle roulotte, o comunque lavorare in simultanea. Ma la giunta Sala sembra ormai aver deciso di volersi occupare solo del centro storico della città, preferendo lasciare la periferia milanese allo sbando, tra occupazioni abusive ed erbacce che continuano a crescere, senza servizi di potatura dato da tagli di budget.

Macchine e caravan di lusso

Boari ricorda che già anni fa gli stessi nomadi di oggi avevano occupato la zona e in particolare la via Cima, poco distante da Rubattino. Dopo due anni di pressioni il Comune, insieme al Municipio, aveva realizzato le barriere con tanto di sbarre per non far passare i caravan. In quel modo era stata liberata una volta per tutte via Cima. Ma nel caso odierno il discorso è purtroppo diverso: per la zona in questione le barriere non sono utilizzabili perché c'è sia una parte privata che una pubblica, e l'unica soluzione sarebbe quella di pattugliare costantemente l'area. "Dalla parte in cui sorge la Bracco, nella parte sotto la sopraelevata della tangenziale, vi sono 4 posti auto in prossimità dell'ingresso auto Bracco. La sinistra usa questa scusa per dire che poi verrebbero tolti quei posti, ma sono pochissimi e non vengono neppure utilizzati. Sarebbe invece possibile mettere dei dissuasori, che sono invece presenti nel parcheggio pubblico, così da impedire il parcheggio delle roulotte". Dotati di caravan e auto molto belle e costose i nomadi a volte si spostano, magari in direzione di Segrate dove c'è la Maison du Monde oppure a Cascina Gobba, vicino alla moschea. Il consigliere ha chiesto una commissione sopralluogo per il problema dei sinti che stanno sotto la tangenziale, in via Caduti di Marcinelli, ma il Pd si è però rifiutato di convocarla. La prossima mossa di Boari sarà quella di tornare alla carica richiedendo l'intervento del Municipio 3.

Una cittadina è stata pesantemente insultata

I residenti sono stanchi di questa situazione di degrado e insicurezza e, come ha tenuto a sottolineare una cittadina che abita in via Caduti in Missione di Pace, sono molteplici gli aspetti da considerare. "Il primo è quello del degrado, per cui si passa in mezzo all'immondizia, ai panni stesi, senza contare quello che viene lasciato quando queste roulotte vanno via. Per giorni i rifiuti restano abbandonati sulla strada. Il secondo aspetto - ha continuato la donna - è quello relativo alla paura, perché si sa che quando stazionano le roulotte, poi succede sempre qualcosa". In questo periodo, durante il giorno gli occupanti dei carovan si vedono meno nel quartiere, perché con i turisti che affollano il centro e il Salone del Mobile, per alcuni di loro il “lavoro” non manca.

Questi sinti sembra non vogliano neanche tentare di integrarsi: "Mi è capitato per esempio, in fondo a via Caduti di Marcinelle, di trovare delle roulotte - ci ha spiegato una signora - non ho voluto cambiare marciapiede per non discriminare. Senza alcuna ragione, dei bambini mi hanno però insultata pesantemente al mio passaggio, semplicemente perché ho camminato davanti a loro. Conosco bene il loro mondo e so che sono persone che amano la loro vita e non la cambierebbero assolutamente. Purtroppo sanno anche suscitare eccessiva comprensione nei loro confronti. Conoscono bene i loro diritti". La residente in questo momento denuncia soprattutto il degrado, che non è un bel biglietto di presentazione per una città come Milano.

I residenti hanno paura a tornare a casa dopo le 20

I nomadi stazionano in diversi punti: via Rubattino, sotto il ponte della tangenziale, via Marcinelle, e anche in fondo verso gli ipermercati. Proprio questi ultimi posti sono presi di mira dai nomadi: diversi cittadini hanno raccontato di aver trovato la propria macchina aperta o con le gomme forate mentre si trovava parcheggiata negli spazi del supermercato. Hanno ormai preso questo quartiere come loro punto di riferimento e quando decidono di andarsene per qualche tempo, dietro di loro lasciano un disastro: l'immondizia rimane in strada per molti giorni se nessuno segnala per rimuoverla. I cittadini devono anche fare i conti con la sicurezza, ben consci che "se ci fosse la vera intenzione di evitare queste permanenze, da parte della giunta, si farebbe qualcosa. Molto spesso avvengono dei furti, sia all'interno dei supermercati che in strada. Sono situazioni che devono essere risolte, non puoi mettere le persone nella condizione di avere paura. Quando è inverno e alle 20 non circola più nessuno si ha paura anche a fare un breve tratto di strada per arrivare a casa". La donna che parla con noi, in particolare, si dice preoccupata per la figlia ventenne che la sera quando rientra a casa e parcheggia l’auto deve percorrere qualche centinaio di metri a piedi. La madre, in pensiero per lei, esce di casa e la raggiunge, per non farla rientrare da sola. "Abbiamo segnalato più volte la situazione in cui ci troviamo - ricorda - ma nessuno ha fatto niente per cercare di aiutarci".

"Si tratta ormai di sopravvivenza"

Spesso i residenti prendono anche delle multe perché, pur di parcheggiare il più vicino a casa e non dover fare troppa strada a piedi, sempre per ragioni di sicurezza, parcheggiano l'auto in divieto di sosta. "Non siamo incivili, è una questione di sicurezza. Se lasci in giro persone che creano problemi devi anche tener conto di tutelare i cittadini. Qua si tratta ormai di sopravvivenza. In questo momento ci sentiamo un po’ sotto assedio. C'è questo buonismo che viene però poi pagato dai cittadini. Alla fine ne risentono sia l'immagine che la tranquillità dei residenti", affermano in coro alcune persone che vivono in questo quartiere.

Perché la polizia locale non interviene?

"Purtroppo, a causa del lassismo e del buonismo della giunta Sala, il quartiere Rubattino è ciclicamente assediato da carovane di sinti. Abusivismo, illegalità, degrado: questo è il modello Pd nelle periferie di Milano.

Ricordo al sindaco e a tutta la sinistra - afferma Silvia Sardone, eurodeputata e commissario cittadino della Lega - che la Polizia Locale ha la facoltà di sgomberare le carovane parcheggiate per strade e di confiscare i mezzi: perché non avviene mai nulla di tutto ciò? Sono sicura che se dovessi accamparmi nel parchetto sotto casa con una piccola tende verrei sanzionata in meno di 10 minuti. È questo doppiopesismo a fare rabbia: una presa in giro che i cittadini non tollerano più".

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