L'incuria dei prati e degli spazi verdi in nome della tanto sbandierata biodiversità potrebbe portare molti più danni che benefici, dato cha a proliferare saranno soprattutto zecche, pulci, zanzare tigre e pappataci: l'anima "green" di Beppe Sala riceve un duro attacco dall'infettivologo Matteo Bassetti, il quale segnala con grande preoccupazione i rischi per la salute connessi a questa nuova tendenza che ha preso piede a Milano e in altri comuni italiani.
La scelta di lasciare parchi e prati con l'erba più alta non sarebbe dettata dall'obiettivo di risparmiare, almeno in apparenza, bensì dal "nobile" intento di "promuovere la biodiversità", aveva spiegato il primo cittadino del capoluogo meneghino. "Lasciare crescere l'erba significa migliorare la qualità del suolo e rispettare il ciclo della natura", aveva aggiunto.
A non essere per nulla d'accordo con la tendenza che sta prendendo sempre più piede nelle città italiane è Matteo Bassetti, che ha spiegato all'AdnKronos il perché delle preoccupazioni da lui stesso già espresse sui social network nelle scorse ore. "La biodiversità si può creare in tanti modi, senza rinunciare alla cura dei giardini e soprattutto dei parchi pubblici", considera durante l'intervista il primario del Policlinico San Martino di Genova. Scegliendo di agire in questo modo non si fa altro che aumentare il rischio di incontri con"le zecche, che sono un importante vettore di malattie infettive".
I pericoli sono dietro l'angolo non solo per gli esseri umani ma anche per gli animali. "Se c'è l'erba alta è più facile per i nostri cani e per noi stessi venire colpiti da questi e da altri insetti", prosegue Bassetti. "Può succedere anche nel prato corto? Vero", considera ancora l'infettivologo, "ma se l'erba è bassa e ben tenuta è molto più difficile che accada. Se affondiamo con piedi e gambe, o se affondano i nostri cani, il rischio è maggiore. Ci vuole maggior cura, gli spazi verdi vanno tenuti in maniera differente".
Pulci e zecche non sono gli unici pericoli che possono annidarsi nei prati, soprattutto con l'incremento delle temperature della stagione estiva in arrivo."La cura del verde pubblico è molto importante anche perché in questo periodo c'è la necessità di intervenire con la disinfestazione delle zanzare", spiega ancora. "Bisogna cercare di investire di più sulla prevenzione delle malattie trasmesse da vari tipi di insetti", suggerisce in conclusione Bassetti, con buona pace dell'anima "green" di Sala.
Come anticipato, l'infettivologo aveva già segnalato qualche giorno fa sui suoi profili social i rischi di una condotta del genere. Una moda, quella di lasciare l'erba alta e incolta, che ha preso pericolosamente piede in numerosi comuni dello Stivale.
"Peccato che in questi contesti proliferino in grande quantità zecche e altri insetti che possono essere veicoli di malattie infettive, anche gravi, come la malattia di Lyme e le rickettsiosi", aveva ammonito l'infettivologo, "un giardino pubblico non curato con erba alta, oltre ad essere brutto da vedersi, può anche rappresentare un problema sanitario".
L’ultima moda di alcuni comuni italiani è quella della tutela della biodiversità lasciando parchi e giardini con l’erba alta e mal curata. Si vogliono tutelare le diverse specie di insetti presenti. Almeno così dicono gli ecologisti e gli entomologi.
— Matteo Bassetti (@ProfMBassetti) June 3, 2024
Peccato che in questi…
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.