Il politico migliore è quello che sa creare problemi facendoli passare per soluzioni. Arte di cui Beppe Sala non a caso sindaco amatissimo è campione.
Ed eccoci al punto. A Milano, in 54 aree pubbliche, più di un milione di mq di verde urbano, il Comune ha deciso di ridurre gli sfalci e lasciare l'erba più alta. Sala con orgoglio very green e una faccia very ass - ha spiegato che è «una scelta per promuovere la biodiversità». «Lasciare crescere l'erba ha detto - significa migliorare la qualità del suolo e rispettare il ciclo della natura».
In realtà, come intuiscono tutti, è solo un modo per ridurre le spese di manutenzione. L'unico verde che capiscono certi ecologisti è quello delle banconote.
E così per favorire la biodiversità si sfavorisce il cittadino, che in mezzo all'erba alta dei parchi troverà un fiorire di pulci, zecche, zanzare tigri, pappataci, bisce, siringhe (tante siringhe), nutrie e pantegane... I milanesi, del resto, sono da tempo topi da laboratorio.
Comunque a Roma sono avanti di anni. Lì non smaltiscono nemmeno più la spazzatura. Sai quanta biodiversità favorisci lasciando i cassonetti pieni? Pensaci, Beppe.
Ma poi, cosa vuoi che gliene freghi a Sala.
Nella sua terrazza piantumata non hai idea che biodiversità si goda la domenica mentre tu non puoi andare nei parchi pieni di insetti e senza disinfestazione.Ma lui è felice così. Come recita il noto proverbio, «L'erba del meneghino è sempre più alta».
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