Sea è tornata a volare: nel 2022 utile 182 milioni, passeggeri +108%

Il progetto di bilancio approvato dal cda certifica la svolta per Malpensa e Linate che hanno registrato 28,9 milioni di viaggiatori e ricavi della gestione più che raddoppiati a quota 734,8 milioni. Gli investimenti realizzati l'anno scorso ammontano a 76,8 milioni di euro (49,9 milioni di euro nel 2021). I primi mesi del 2023 confermano il trend di recupero dei livelli pre-crisi

Sea è tornata a volare: nel 2022 utile 182 milioni, passeggeri +108%

Il 2022 è stato l’anno della svolta per il Gruppo Sea con il sistema degli aeroporti di Milano, Malpensa e Linate, che è tornato a “decollare” registrando un aumento del traffico del 108% con 28,9 milioni di passeggeri, ricavi della gestione più che raddoppiati a quota 734,8 milioni di euro, Ebitda a 290,2 milioni di euro e, cosa ancora più importante, ritorno all'utile per 182,5 milioni. Sono questi dati che emergono dal progetto di bilancio di Sea esaminato e approvato dal cda di Sea che ha deliberato di convocare l’assemblea ordinaria della società il 28 aprile prossimo e che certificano la ripartenza, in linea con il resto d’Europa.

Il traffico passeggeri di Linate e Malpensa è infatti cresciuto a partire dal mese di marzo raggiungendo i valori massimi nei mesi di luglio, agosto e settembre con oltre 3 milioni di passeggeri al mese, recuperando nella summer season che va da aprile a ottobre, l’89% del traffico 2019. Netta ripresa anche per l’aviazione commerciale con movimenti in crescita (+62% rispetto al 2021), compresa l’attività cargo. In particolarel’aeroporto di Malpensa ha gestito 21,2 milioni di passeggeri (il 74% rispetto all’esercizio 2019), in crescita del 122% sul 2021; l’aeroporto di Linate ha servito 7,7 milioni di passeggeri (+17% sul 2019, anno nel quale il terminal è stato inattivo per tre mesi), in crescita del 78% rispetto al 2021.

Armando Brunini Sea
Armando Brunini, amministratore delegato di Sea

L’aviazione generale, con gli scali di Linate Prime e Malpensa Prime, ha gestito complessivamente 32.626 movimenti nel 2022 (+33% rispetto al 2019), in crescita del 20% rispetto al 2021.
La merce trasportata è stata pari a 717 mila tonnellate, in flessione del 3% rispetto al 2021 (anno record con 743 mila tonnellate di merce movimentata), ma in aumento del 30% rispetto al 2019, scenario che Si conferma il ruolo della Cargo City di Malpensa come grande polo fondamentale per gli scambi di merci in import ed export a livello nazionale.
Nell’esercizio 2022, i ricavi della gestione - 734,8 milioni di euro - hanno evidenziato un aumento del 126%, performance positiva riconducibile alla ripresa del traffico. I ricavi comprendono contributi pubblici da Stato e Regione Lombardia per 144,1 milioni di euro, a parziale compensazione perdite economiche causate dalla pandemia. Al netto di questi contributi, i ricavi sono stati pari a 590,7 milioni di euro, in crescita di 265,5 milioni di rispetto all’esercizio 2021.

L’incremento dei ricavi ha riguardato tutti i settori di business. Per l’Aviation sono stati di 343,4 milioni, aumentati di 147,6 milioni di euro per effetto della crescita del traffico passeggeri. Le performance del business cargo sono di poco inferiori rispetto a quelle dell’esercizio precedente, anche in seguito al blocco degli scambi commerciali da e verso la Russia.
Per la Non Aviation, 232,0 milioni di euro e crescita di 115,3 milioni con performance positive di tutti i comparti, e in particolare dei ricavi da shop dello scalo di Linate, per la piena operatività degli spazi commerciali del nuovo corpo F (inaugurato nel giugno 2021) e a Malpensa per la riattivazione dei collegamenti internazionali e dei flussi di traffico di lungo raggio.
In cifre, il Risultato operativo lordo (Ebitda è positivo per 290,2 milioni di euro in aumento di 258,5 milioni rispetto al precedente esercizio; il Risultato operativo (Ebit) è pari a 199,5 milioni di euro (-80,8 milioni di euro nell’esercizio 2021); il Risultato netto di Gruppo è pari a 182,5 milioni di euro (-75,1 milioni di euro nell’esercizio 2021).

Malpensa Cargo


Gli investimenti realizzati nel 2022 ammontano a 76,8 milioni di euro (49,9 milioni di euro nel 2021), sanciscono la piena ripresa dell’operatività degli aeroporti milanesi che ha consentito di ridurre l’indebitamento finanziario netto, pari a 388,2 milioni di euro, (-266,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 quando aveva toccato 654,8 milioni). La riduzione è stata infatti determinata dalla favorevole dinamica dei flussi di cassa riconducibili alla ripresa delle attività e dall’incasso dei già citati contributi pubblici.
La capogruppo Sea ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi totali pari a 761,2 milioni di euro (343 milioni nel 2021) mentre l’Ebitda è pari a 280,5 milioni (25,3 milioni nel 2021) e il risultato netto della Società registra un utile di 194,9 milioni di euro (perdita di 80,3 milioni di euro nel 2021).

Sea insomma non si è mai fermata e ha continuato a investire per essere pronta alla ripartenza e non perdere competitività rispetto alla concorrenza estera. A Malpensa si è puntato a incrementare la funzionalità, la sicurezza e il livello di comfort offerto ai passeggeri, con l’installazione dei nuovi apparati per il controllo dei bagagli di stiva, il “progetto Smart Security”, l’avvio dell’installazione degli apparati di “self-enrollment” - necessari per la gestione delle nuove procedure di controllo di frontiera in applicazione dal 2023 -, le modifiche di layout per incrementare gli spazi destinati allo stazionamento dei passeggeri. I principali interventi sulle infrastrutture in area “air side” hanno riguardato la riqualifica delle aree esistenti e progetti correlati agli obiettivi di mantenimento e incremento dei livelli di sicurezza e funzionalità operativa.
In seguito alla decisione di riaprire il Terminal 2 il 31 maggio 2023, sono stati riattivati nel corso degli ultimi mesi del 2022 i progetti per il completamento delle opere sospese in seguito alla chiusura del terminal (apparati self bag drop in area check-in e adeguamento del sistema Hbs allo standard 3 Ecac), oltre a ripristinare la piena funzionalità di tutti i sottosistemi operativi e dei vari impianti.
A Linate, i principali investimenti hanno riguardato la prosecuzione delle opere di riqualifica e standardizzazione dei bagni aperti al pubblico, il “progetto Smart Security” e l’attivazione delle opere legate alla prossima entrata in esercizio delle procedure “Entry Exit System”, mentre, in area “air side”, gli interventi più significativi hanno riguardato la riqualifica di alcune zone di pavimentazione delle infrastrutture esistenti, il completamento del rinnovo del sistema di guide ottiche, il rinnovo dell’impianto di videosorveglianza del piazzale aeromobili, la conversione a Led delle torri faro e il rinnovo degli aiuti visivi luminosi.

aeroporto Milano Linate

Nei primi mesi del 2023, l’andamento del traffico aereo conferma il trend di recupero dei livelli pre-crisi registrato nel corso del 2022 - sottolinea Sea in una nota - . Il mix di traffico resta molto simile a quello del 2022, con prevalenza di destinazioni di breve-medio raggio e una quota di mercato dei vettori low cost paragonabile a quella detenuta dalle compagnie legacy.
Con la ripresa dell’attività dei vettori legacy e la riattivazione dei modelli hub&spoke, si prevede che alcuni vettori low cost ripristinino il proprio network secondo la struttura pre-covid, con un maggior focus su destinazioni internazionali.
I flussi di traffico maggiormente penalizzati nel periodo della pandemia, ovvero i collegamenti verso le destinazioni asiatiche, sono stati riattivati a partire dal mese di novembre 2022, anche a seguito della cessazione della zero-Covid policy attuata da alcuni governi asiatici (Cina in primis). Nel primo trimestre 2023 sono aumentate le rotte verso l’Asia servite da Malpensa; per i prossimi mesi sono previste ulteriori aperture e un potenziamento delle frequenze verso la Cina (Shanghai e Pechino), Hong Kong, area del Golfo e Nord America.
Con riferimento al traffico di aviazione generale, nel 2023 è atteso il consolidamento dei collegamenti domestici e internazionali del 2022 e un incremento dell’attività di lungo raggio”.

I voli cargo “che nel corso degli ultimi anni ha fatto registrare risultati record”, nei primi mesi del 2023 "risultano in flessione rispetto allo stesso periodo 2022. Tale contrazione è legata, da un lato alla riattivazione anche da parte di altri aeroporti nazionali dei collegamenti di lungo raggio (voli passeggeri con elevata capacità di stiva), dall’altro alla ripresa del trasporto merci via nave a seguito della riduzione dei prezzi dei noli dei container marittimi".

aeroporto Milano Linate

“Il contesto economico ed industriale in cui Sea si troverà ad operare nel 2023 - si sottolinea ancora - permane incerto: la crescita del traffico aereo dipenderà infatti da diversi fattori, tra cui: l’evoluzione del quadro geopolitico (con particolare riferimento al conflitto Russia-Ucraina), le dinamiche del costo dell’energia e del petrolio, l’andamento dell’inflazione e le politiche di contenimento messe in atto dalle banche centrali”.

Sul fronte dell’ambiente e della sostenibilità, Malpensa e Linate hanno conseguito nel 2021 il massimo livello (4+) di certificazione dell’Airport Carbon Accreditation, il programma di riduzione volontaria delle emissioni di CO2 promosso dall’associazione degli aeroporti europei ACI Europe.

Gli scali milanesi sono tra gli aeroporti europei che si sono posti il traguardo di anticipare di 20 anni – rispetto al target fissato dall’Unione Europea al 2050 – il raggiungimento del “net zero carbon footprint”. Nel 2022, l’impronta carbonica diretta del sistema aeroportuale milanese si è ridotta del 12,2% rispetto all’anno precedente, in corrispondenza di un contenimento del 23% delle emissioni associate ai consumi elettrici.

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