"Centro di Napoli come una friggitoria? Cambiare sindaco". L'affondo del ministro Santanchè

Il ministro Santanché interviene agli Stati generali del turismo in corso a Sorrento. L’esponente del governo ha rivolto dure critiche anche al governatore De Luca per la sua assenza alla manifestazione

"Centro di Napoli come una friggitoria? Cambiare sindaco". L'affondo del ministro Santanchè

Sta cambiando radicalmente volto il centro storico di Napoli. Da luogo di cultura e, perché no, di spiritualità questa suggestiva area della città partenopea, ricca di fascino e misteri, sta divenendo una sorta di enorme friggitoria a cielo aperto. Il turismo cresce e, di conseguenza, anche il cosiddetto indotto. Negli ultimi anni stanno proliferando i locali della cosiddetta ristorazione veloce ed economica da consumare fuori casa. Certo, se le cose funzionano ne benefica l’economia ma il rischio è quello di snaturare l’identità stessa di alcuni luoghi del centro storico.

Solo poche settimane fa era arrivato un avviso di sfratto per la libreria Tullio Pironti situata in piazza Dante, per anni prezioso punto di riferimento per scrittori, intellettuali e studenti. Il problema del centro storico è avvertito anche dall’amministrazione guidata da Gaetano Manfredi. Lo scorso giugno, come spiegato dal Corriere del Mezzogiorno, il sindaco aveva annunciato che il Comune lavorava a un piano, da portare avanti con il ministero dei Beni culturali, per vincolare a determinati temi il rilascio di nuove licenze commerciali. Un impegno per tutelare il centro storico partenopeo.

Ieri sulla delicata questione è intervenuto il ministro del Turismo Daniela Santanché che, rispondendo ai giornalisti a margine della seconda edizione degli Stati generali del turismo in corso a Sorrento, ha lanciato pesanti affondi contro Manfredi. "Come si evita il rischio di snaturare il centro storico di Napoli, sempre più invaso da friggitorie e fast food? Intanto cambiando sindaco", ha affermato l’esponente di FdI.

Ma di parole dure la Santanché le riserva anche al governatore della Campania Vincenzo De Luca, assente alla kermesse nonostante il suo nome compaia nel programma ufficiale della manifestazione. Il ministro ne parla apertamente al numero due della giunta, Fulvio Bonavitacola, indicato da De Luca come suo sostituto. Il vicepresidente ha cercato di smorzare i toni con una battuta: "Visto che le piace tanto, le regalerò una sua foto. Così quando andrà in astinenza potrà dargli uno sguardo".

Questione chiusa? No. Perché quando il ministro è salita sul palco ha riaperto la polemica. "Non riesco mai a incontrare il presidente della Regione, mi avrebbe fatto piacere, ma ogni volta succede qualcosa. Anche a Ischia me lo davano presente e pure oggi", è l’affondo della Santanché che ha evidenziato come queste siano "occasioni importanti per fare sistema tra le istituzioni: sindaco, ministro, Governo, Regione. Capisco che ha molte cose da fare, ma anche il ministro della Repubblica ne ha da fare. Faccio appello al presidente della Regione affinché possiamo vederci, perché nessuno deve avere la presunzione di essere più bravo e più capace. Nella vita, come nell’amore o nella scuola, non si vince da soli. Tantomeno in politica. Di qui il mio appello a fare squadra".

Poche ore dopo sono arrivate via social le scuse di De Luca. "La mia assenza è stata dovuta solo a un disguido organizzativo che può capitare e, spero, non si ripeta. Saluto e rassicuro il ministro che, al netto della bella iniziativa di oggi a Sorrento, avrò presto il piacere di incontrare", ha affermato il governatore.

Turismo e Sud

Nel corso del suo intervento il ministro ha spiegato che l'Italia nel turismo "può tornare a essere leader se si occupa del Sud. Mi sto comportando un po' come una mamma che va più dai figli che hanno maggiori bisogni. Il Sud oggi ha bisogno delle istituzioni, ha bisogno del governo, e visto che abbiamo l'opportunità dei fondi del Pnrr, che l'80% devono essere spesi al Sud, è una grande opportunità che non possiamo sprecare. È la prima volta che possiamo dire che non è un problema di soldi, non mi sembra una cosa da poco. Oggi non abbiamo alibi. I soldi ci sono".

"Se noi non facciamo partire il Sud, e parlo del mio settore, del turismo, non parte l'Italia - ha proseguito -. Il Sud ha delle bellezze naturali che non hanno pari nel mondo. Dobbiamo ragionare, attrarre investimenti. Io al Sud ci sono legata, da italiana sono orgogliosa di questo Sud, ma mi voglio impegnare moltissimo perché questo Sud deve fare e deve avere di più, altrimenti l'Italia non recupera".

La Santanché si è soffermata anche sulle infrastrutture: "Sono arrivata a Napoli col Frecciarossa, e credo che l'alta velocità sia un orgoglio italiano. Poi sono scesa alla stazione e sono salita in macchina per venire a Sorrento, e mi sono sentita male come italiana: non è possibile che ci sia una strada in quelle condizioni per arrivare qui. Se non partiamo dalle infrastrutture, dove vogliamo andare?".

La questione Ischia

Infine, a proposito delle prospettive per Ischia colpita dalla frana e per Procida, ex capitale italiana della Cultura, la Santanché ha ricordato che "noi siamo partiti intanto con una campagna che è 'This is Ischia' per far vedere al mondo che l'isola è in buona salute. La comunicazione a volte è responsabile dei danni che vengono fatti: sembrava nel racconto di Ischia che fosse stata seppellita dal fango. Così non è. Non lo dico ai giornali italiani, ma soprattutto a quelli stranieri che facevano questi titoli a tutta pagina, come se Ischia fosse stata distrutta".

Il ministro non ha nascosto la drammaticità di quanto accaduto sull’isola ma ha spiegato

che è arrivato il momento di una svolta: "Io dico che dopo la tragedia, sono morte delle persone e non dobbiamo mai dimenticarlo, non si può aggiungere un'altra tragedia e far perdere la stagione turistica".

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