Messina, nave incagliata dopo la rottura di un cavo: ora è alla deriva

Il cavo di acciaio che collegava la motonave al rimorchiatore si è spezzato a causa delle pessime condizioni meteo-marine. Ora è alla deriva senza equipaggio a bordo. In corso le operazioni di disincaglio

Messina, nave incagliata dopo la rottura di un cavo: ora è alla deriva
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Una motonave, in navigazione da Napoli verso la Turchia, si è arenata nel comune messinese di Rometta Marea, in Sicilia, a qualche miglio dai pontili della raffineria di Milazzo. Il rimorchiatore "Tedy" stava trasferendo il natante quando, all'altezza dell'isola di Stromboli, il cavo di acciaio che collegava le due imbarcazioni si è spezzato a causa delle pessime condizioni meteo-marine e il mercantile alla deriva, ma senza persone a bordo, è rimasto in balia delle onde.

La Guardia Costiera, a seguito dell'incidente, ha immediatamente attivato la cellula di emergenza, inviando sul posto le proprie motovedette, al fine di verificare possibili inquinamenti. Ha inoltre disposto anche l'invio dei subacquei della Guardia Costiera di Messina e il sorvolo dell'aereo Manta Atr42, dotato di strumentazione idonea a rilevare eventuali sversamenti in mare. Nell'area stanno operando anche un elicottero e la nave Dattilo della Guardia Costiera.

In queste ore alla società armatrice è stata notificata la diffida a rimuovere la nave, procedura necessaria per l'attivazione dei rimorchiatori che effettueranno le operazioni di disincaglio dell'unità. Dalle informazioni acquisite dalla Guardia Costiera, l'unità risulterebbe priva di carburante a bordo. Attivati anche gli accertamenti tecnici per comprendere le dinamiche e le responsabilità dell'accaduto, allo scopo di garantire la sicurezza della navigazione.

La motonave "Lider Prestij", oggi battente bandiera camerunense, ma in passato appartenuta alla società Tirrenia con il nome di Beniamino Carnevale, è stata venduta all'asta nell'ambito di

un concordato preventivo della Compagnia Italiana di Navigazione. A comprarla sarebbe stata una società turca, non è chiaro se per destinare lo scafo alla demolizione o per rimettere la nave in attività.

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