Torino, in una scuola multiculturale bambini di 10 anni gettano crocifissi dalla finestra

L'episodio alla scuola primaria Parini, dove alcuni alunni hanno lanciato per strada dei crocifissi, andati in frantumi. Il preside promette una punizione severa

Torino, in una scuola multiculturale bambini di 10 anni gettano crocifissi dalla finestra
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Sconcerto in una scuola primaria di Torino, dove alcuni crocifissi sarebbero stato gettati dalla finestra da un gruppo di giovanissimi studenti. Il preside, interpellato sulla vicenda, ha fatto sapere che gli alunni subiranno una punizione esemplare, ma rimane comunque tanta amarezza per quanto avvenuto

È accaduto durante la ricreazione

Il fatto si è verificato nella mattinata dello scorso 29 ottobre presso la scuola primaria Parini di Torino, in corso Giulio Cesare. Si tratta di un istituto multiculturale. Nel corso della ricreazione, un piccolo gruppo di studenti di 10 anni ha preso due crocifissi trovati nell'aula di religione, li ha ridotti in pezzi e poi buttati dalla finestra, lasciandoli per strada. Un gesto, stando alla versione degli allievi, compiuto per nascondere il danno arrecato agli oggetti. Sarebbe poi stata una docente a trovare ciò che restava dei crocifissi, recuperando alcuni pezzi sul marciapiede di corso Brescia.

Una vicenda che sicuramente fa riflettere. A quanto pare il giorno della malefatta nessuno si era accorto di nulla, dato che gli studenti di quinta elementare godono di maggiori libertà e possono spostarsi all'interno della scuola senza la continua supervisione di un insegnante. I responsabili, tuttavia, sono stati poi individuati.

Ferma condanna del preside

Ancor più grave che l'episodio sia avvenuto in una scuola multiculturale che è stata di recente invitata al Festival della Pastorale migranti proprio per parlare di integrazione e accoglienza. Massimo Cellerino, preside dell'istituto, ha fatto sapere che dopo l'accaduto sono stati convocati i genitori, i quali si sono detti dispiaciuti. "Abbiamo convenuto con i genitori sulla necessità del rispetto che noi insegniamo e pratichiamo nei confronti di tutte le confessioni religiose, quali che siano. Soprattutto in una scuola come la Parini dove ci sono famiglie di varia nazionalità, compresa l'italiana. Dall'Egitto alla Nigeria, dal Perù alla Tunisia e al Bangladesh", ha dichiarato il dirigente scolastico, come riportato da Il Corriere. "Ai genitori è stata recapitata una lettera che illustra le ragioni della scuola e la gravità del gesto. Al centro di questa faccenda c'è l'aspetto simbolico, capire quali fossero le motivazioni eventuali di un fatto del genere, se una stupidaggine o un'inquietudine più profonda", ha aggiunto. E, ancora: "È evidente che abbiano scelto un oggetto più carico di significato rispetto ad altri, se avessero tirato giù un righello o un compasso non saremmo qui a parlarne. Hanno la percezione del valore simbolico, ma a quell'età è molto confusa, il crocifisso rende la vicenda complessa e delicata perché si possono attribuire significati che non necessariamente ci sono".

A seguito del grave accaduto, gli insegnanti hanno parlato con la classe, cercando di far riflettere i bambini e far capire loro l'importanza di certi simboli religiosi. I responsabili sono stati puniti. Nel corso dell'intervallo, invece di fare ricreazione, dovranno recarsi in biblioteca e occuparsi di mettere in ordine i libri.

Questo fino alla fine del quadrimestre.

Interrogati su quanto fatto, gli alunni hanno spiegato che la loro era stata solo una bravata, nessun atto sacrilego o irrispettoso nei confronti della religione cristiana.

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