Un adesivo raffigurante un topo anziano, con la maglia della Sampdoria, applicato in modo da coprire il volto dell'ex-giocatore al quale era dedicata l'opera d'arte. È così che ieri è stato vandalizzato il ritratto raffigurante Gianluca Vialli, realizzato a Genova appena un mese fa. A denunciare l'accaduto è stato lo "street artist" genovese Tiler, lo stesso che lo scorso febbraio aveva composto con piastrelle colorate l'opera che raffigura il campione di Samp, Juve e Nazionale scomparso prematuramente lo scorso gennaio. L'episodio di vandalismo si sarebbe concretizzato ieri, con tutta probabilità nelle primissime ore del mattino.
Qualcuno, approfittando dell'assenza di testimoni, avrebbe preso di mira l'installazione artistica che si trova da qualche tempo nel quartiere di Marassi, proprio nei pressi dello stadio "Luigi Ferraris" di Genova. Utilizzando come supporto una serie di mattonelle accostate fra loro, l'artista aveva dipinto Vialli da giovane, con addosso la maglia della Sampdoria 1991/92 (riconoscibile dal tricolore cucito sul petto, a seguito dello Scudetto conquistato nella stagione precedente) e l'aureola. Un modo attraverso il quale aveva intenzione di rendere omaggio ad una persona scomparsa a soli 58 anni, poco più di due mesi fa, ricordandone al contempo una delle imprese sportive più significative. Anche se a quanto pare non tutti hanno gradito: nelle scorse ore infatti, il viso dell'ex-attaccante doriano era apparso coperto dall'adesivo sopracitato, che ritraeva un roditore attempato con la casacca blucerchiata. L'ipotesi più logica, espressa dallo stesso Tiler, è che possa essersi trattato dell'iniziativa individuale di alcuni tifosi più "intransigenti" del Genoa (che non rappresenterebbero chiaramente né la società né il resto della tifoseria).
Un'azione goliardica di dubbio gusto, in buona sostanza. E anche adesso che il murale è stato se non altro ripulito, l'artista ligure non ha trattenuto sui propri canali social un duro sfogo per quanto è avvenuto. "Quanto mi dispiace per certa gente: qui non si tratta di un attacco al mio lavoro ma della mancanza di rispetto spinta al limite. Sfottersi tra tifosi già non ha molto senso, nessun altro sport se non il calcio, permette l’umiliazione dell’avversario - il suo pensiero - in questo caso stiamo parlando di umanità e non di calcio.
Mettere un topo anziano sul viso di un uomo che avrebbe fatto di tutto per avere la possibilità di invecchiare è un gesto ignobile. Fortunatamente l’opera è stata già ripulita ma credo che il gesto in se sarà difficile da lavar via".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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