"Viola il principio di laicità". E la preside impedisce di benedire la scuola

Secondo Fratelli d'Italia, pochi giorni fa la dirigenza scolastica di un istituto comprensivo della provincia di Forlì - Cesena avrebbe negato al parroco l'ingresso per la tradizionale benedizione delle aule. Per una scelta che sta facendo discutere

"Viola il principio di laicità". E la preside impedisce di benedire la scuola
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La dirigente scolastica di una scuola della provincia di Forlì - Cesena si sarebbe opposta alla tradizionale benedizione delle aule per il periodo pasquale: il sacerdote avrebbe quindi atteso invano, fuori dal cancello del plesso scolastico. Questa la vicenda segnalata nelle scorse ore da Fratelli d'Italia, che promette di travalicare ben presto i confini provinciali. Secondo quel che riporta il sito web CesenaToday, tutto è iniziato quando l'istituto comprensivo di Bagno di Romagna e Verghereto non avrebbe dato il permesso al parroco di benedire le aule e di incontrare gli alunni e il personale scolastico. “Una scelta incomprensibile e disposta dalla direttrice didattica che non può che vederci contrari - l'accusa di Luca Bartolini, dirigente romagnolo di Fratelli d'Italia ed ex-consigliere regionale - siamo indignati al pari dei tanti genitori delle scuole medie ed elementari che ci hanno segnalato l'accaduto”.

Bartolini non ha poi gradito il modo in cui la preside ha gestito la situazione: a suo dire, si sarebbe comunque potuto trovare il modo di impartire la benedizione accogliendo al contempo anche le istanze di chi non crede o di chi non è cattolico. “Se non si voleva urtare la sensibilità di chi professa un'altra religione o non è credente, bastava fare come in passato, con i ragazzi accompagnati in un'altra aula per il breve momento della benedizione - ha proseguito, non risparmiando una "stoccata" - negare la benedizione pasquale è venire meno alle nostre tradizioni, alla nostra cultura, alla nostra identità: purtroppo ormai non c'è più da stupirsi, durante il Natale vediamo sotto attacco il Presepe, assistiamo a una deriva che ci porta lontano dai valori su cui si fonda la nostra storia, la nostra società e su cui dovrebbe poggiare il nostro presente. Ormai si dà più importanza al Ramadan che alla Pasqua".

Una questione che ha sollevato polemiche, com'era del resto prevedibile. E qualche ora fa è arrivata anche la replica della dirigente dell'istituto. "Le benedizioni pasquali violano il principio di laicità dello Stato poiché rappresentano l’effettuazione di un culto religioso.

il vice-sindaco del Comune di Verghereto ha telefonato a scuola qualche giorno fa chiedendo se quest’anno si sarebbero svolte le benedizioni pasquali e gli è stato risposto che non sarebbe stato possibile - ha dichiarato la dirigente a CesenaToday - nessun sacerdote mi ha contattata né in forma scritta né in forma verbale per chiedere di poter svolgere la benedizione pasquale nei locali scolastici. Non è stata diramata alcuna circolare in merito da parte mia né sono pervenute osservazioni o richieste di chiarimenti”.

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