Rissa fra stranieri in un centro di accoglienza: alta tensione a Bologna

Alta tensione nel centro di accoglienza, dove si sono scontrati un gruppo di nigeriani e uno di tunisini

Rissa fra stranieri in un centro di accoglienza: alta tensione a Bologna
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La situazione nel Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di via Mattei a Bologna si fa sempre più incandescente: dopo l'aggressione da parte di uno degli ospiti della struttura ai danni di alcuni operatori, avvenuta appena un giorno prima, nella serata di ieri si è scatenata una violenta rissa tra due gruppi di stranieri di nazionalità differenti.

Stando a quanto riportato da Il Resto del Carlino, si sarebbero affrontati da un lato un gruppo di cittadini nigeriani e dall'altro uno di tunisini: il bilancio complessivo è di quattro feriti, uno dei quali si trova in gravi condizioni. Il timore è che la situazione, già al limite, possa sfuggire di mano in seguito all'annunciato arrivo di nuovi extracomunitari: 800 sono attesi nell'intera Emilia-Romagna di cui, come anticipato dal primo cittadino Matteo Lepore, circa 180 a Bologna.

L'allarme è scattato intorno alle ore 23.00, quando nel Cas di via Mattei, centro che ospita un numero rilevante di migranti, due gruppi di diversa nazionalità sono entrati in conflitto, fino a dar vita a una furiosa rissa. All'esterno della struttura, nigeriani da una parte e tunisini dall'altra si sarebbero lanciati addosso di tutto, anche dei sampietrini divelti dalla strada. I responsabili del centro di accoglienza hanno contattato le forze dell'ordine per chiedere un urgente intervento: dopo la segnalazione, sul posto si sono precipitate alcune pattuglie dei carabinieri e diverse vetture della polizia di Stato. Al termine delle colluttazione sono stati quattro gli extracomunitare a restare feriti, uno dei quali in gravi condizioni di salute: per tutti si è reso necessario il trasporto in ambulanza al pronto soccorso.

Cresce la tensione in vista dell'arrivo di nuovi ospiti, un aspetto che preoccupa, come da lui stesso dichiarato, anche l'assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo. I primi 350/400 sarebbero già arrivati stamani, e di questi una novantina dovrebbe trattenersi proprio a Bologna: dopo una sistemazione al Cas dovrebbero essere successivamente smistati sul resto del territorio.

"Il problema è che a poche ore dall’arrivo di queste persone non si hanno informazioni chiare, né sui numeri, né sulle età", spiega Rizzo Nervo. I problemi ci sono, e serve una mano dallo Stato, prosegue l'assessore: "Noi continuiamo ad accogliere e ieri ci siamo presa in carico, sistemandola in hotel, una una famiglia di tre persone.

La pressione è forte, servono soluzioni. E strutture per l'accoglienza". Tra quelle già operative, proprio il Cas di via Mattei è in "grande sofferenza, con oltre 800 persone ospitate a fronte di una capienza di 250".

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