Avrebbe subìto abusi sessuali e minacce ad opera dello zio sin da quando aveva solo 7 anni. Per una situazione drammatica che sarebbe andata avanti almeno per il successivo quadriennio. Questa, secondo quanto riporta oggi la stampa umbra, la drammatica testimonianza resa agli inquirenti dalla ragazzina di 13 anni che aveva accusato lo zio di averla violentata. L'uomo, un quarantasettenne originario della Romania, è stato arrestato nei giorni scorsi a Roma (dove si era recato dopo essere tornato da un periodo trascorso in patria) e si trova attualmente detenuto presso il carcere di Regina Coeli: risulta indagato per violenza sessuale aggravata. I fatti si sarebbero svolti in provincia di Perugia e sarebbero venuti alla luce nelle scorse settimane, quando la madre della minorenne si è presentata in caserma per denunciare quel che la figlia avrebbe subìto per mano del quarantasettenne straniero.
Molestie che si sarebbero come detto concretizzate nell'arco di circa quattro anni, sempre secondo quanto raccontato alla donna dalla minore stessa. A quel punto, i militari dell'Arma hanno subito avviato gli accertamenti del caso, con l'obiettivo di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. E dopo aver ascoltato per questo motivo diverse persone appartenenti al nucleo familiare della ragazza, avevano chiesto di poter effettuare una perquisizione al'interno dell’abitazione del principale indiziato, visionando anche tutti gli strumenti telefonici e informatici in suo possesso. Nel telefono dell'indagato sarebbero state a quanto sembra recuperate, dopo che l'uomo aveva tentato di cancellarle, alcune chat nelle quali cercava di intimorire l'adolescente, minacciando gravi conseguenze per la salute e l'incolumità dei suoi familiari qualora lei non lo avesse ascoltato. Minacce che la giovane vittima avrebbe confermato stamani in audizione protetta, accompagnata da una psicologa infantile, insieme alle violenze subìte.
"Avevo 7 anni quando lo zio mi violentava", avrebbe in particolare riferito la giovanissima, secondo il sito d'informazione locale Umbria24. Sentita con la formula dell'incidente probatorio, la tredicenne non sarebbe riuscita a quanto pare a trattenere le lacrime davanti al giudice, nel ripercorrere le fasi più drammatiche della storia in questione. La palla passa a questo punto alla procura di Perugia, che già domani dovrebbe conferire ad un genetista forense l'incarico di analizzare alcuni indumenti intimi sequestrati dalle forze dell'ordine.
Al tempo stesso, un consulente informatico si occuperà invece di eseguire una perizia su cellulari e dispositivi informatici dei due protagonisti dell'episodio, ricostruendo nel dettaglio le conversazioni fra zio e nipote alla ricerca di eventuali indizi. E a breve potrebbero quindi esserci ulteriori sviluppi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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