Il futuro di Le Pen: diventare simbolo per il suo popolo. Gli elettori scippati parleranno nelle urne

Colpiti un partito e una leader al massimo del consenso. Ma il sentimento di un furto politico porterà gli 11 milioni di elettori del "Rn" a sostenere chiunque le succederà

Il futuro di Le Pen: diventare simbolo per il suo popolo. Gli elettori scippati parleranno nelle urne
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Finale di partita? È molto probabile che, causa la condanna che l'ha colpita, Marine Le Pen non possa correre alle elezioni presidenziali del 2027. Resta, nel novero delle possibilità, un suo ricorso e una sua vittoria nel processo d'appello che di sicuro i suoi avvocati affronteranno, ma ci vorrà almeno un anno per esso e per un nuovo, nonché positivo, verdetto e si andrebbe proprio a ridosso dell'inizio di quella campagna presidenziale e, insomma, il tempo non gioca a suo favore: ora come ora, è un cul de sac quello in cui la Le Pen è finita.

È un cul de sac che avviene con un partito al massimo della sua forza elettorale e parlamentare, con lei come leader al massimo dei sondaggi di opinione, con un presidente in carica, uscente e non più ricandidabile al minimo dei consensi e privo di una maggioranza parlamentare, con uno scacchiere politico di centro e di sinistra privo di una figura talmente rappresentativa da potersi un domani trasformare in un candidato alla presidenza in grado di superare gli steccati ideologico-identitari e porsi come efficacia alternativa all'onda lunga del Rassemblement National. Anche senza Marine Le Pen? La scommessa sta proprio qui e con essa la possibile uscita dal cul de sac di cui sopra.

Jordan Bardella, che della Le Pen è il delfino e del Rassemblement National il presidente, non gode di buona stampa, ma la colpa è soprattutto sua. Non ha riorganizzato il partito, tantomeno lo ha ripulito e/o innervato con nuovi talenti, gli viene imputata l'assenza di un'azione politica incisiva e di pressione sull'Assemblea nazionale parlamentare e al suo posto un narcisistico tour promozionale del suo libro autobiografico, Ce que je cherche, non sono piaciute alcune sbandate trumpiste in una forza politica e in una nazione che ha sempre guardato oltreoceano con diffidenza se non con disgusto. Nicolas Sarkozy, ribattezzato, «l'americano», lo ha imparato a sue spese... Bardella resta però il candidato ideale non tanto di un capo politico azzoppato mentre era in piena corsa, ma del risentimento popolare che quell'azzoppamento porta con sé.

La ineleggibilità di Marine Le Pen rischia infatti di trasformarsi in una sorta di contrappasso infernale. Da qui al 2027 non si dibatterà più sulle qualità dei candidati alla presidenza, ma sul fatto che a uno di essi, quello che al momento era il più forte, è stato di fatto impedito di candidarsi. In punto di diritto, quell'impedimento avrà sicuramente avuto le sue ragioni, ma esse sono destinate a perdersi di fronte al sentimento di uno scippo, di una sorta di ingerenza extraterritoriale all'interno di quello che è il recinto nazionale, ovvero la sua sacralità a decidere in casa propria. Non si voterà per Bardella in quanto tale, lo si voterà in assenza di... Marine Le Pen si ritroverà trasformata da candidato in simbolo. Da leader di un partito in messaggio: la Francia ai francesi!

È un sentimento che il navigato François Bayrou, l'attuale primo ministro, uscito indenne, lui, non il suo partito, da un'accusa simile a quella della Le Pen, aveva in qualche modo fatto proprio: «Non amo l'ingiustizia, anche quando colpisce i miei avversari politici».

Si dirà che in un anno e mezzo molte cose possono cambiare e il sentimento popolare, la sua ira come la sua stanchezza, è aleatorio e soggetto al mutamento. Ma la storia politica di Marine Le Pen è stata una lunga marcia attraverso la «dediabolizzazione» che ha visto una continua erosione di argini ideologici e, soprattutto, l'improponibilità politica, una volta messi alla prova, di chi di quegli argini continuava comunque a servirsi.

La Le Pen è il referente del primo partito di Francia e di quasi 11 milioni di elettori e ciò a fronte di un caos politico, una decadenza avvertita in tutto il Paese, una frustrazione economica che lo percorre come una miccia che ogni due per tre scoppia: nelle scuole, sulle strade, nelle piazze come nelle periferie cittadine. Non sarà avendole impedito di candidarsi che la Francia accetterà tranquillamente di fare a meno di lei o di chi, in loco parentis, ne farà le veci.

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