Prodi testimonial Pd, ma fa il bis di scenate

Nuovo filmato con insulti al barista. E parlerà all'evento di Bologna

Prodi testimonial Pd, ma fa il bis di scenate
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Piccole bugie e alterchi rancorosi. Romano Prodi non finisce di sorprendere: prima il video che lo smaschera mentre afferra una ciocca di capelli ad un'inviata del programma Quarta Repubblica, ora le immagini girate in un locale di street food bolognese dove l'ex premier manda a quel paese il titolare e lo apostrofa, in mezzo ad una folla di clienti, con un plateale «str...zo».

Insomma, c'è un Prodi sempre più sguaiato e sempre meno istituzionale, non proprio in linea con gli autorevoli incarichi ricevuti. Ma non importa. Anzi, non interessa che abbia bluffato, negando ostinatamente - finché non sono saltate fuori le immagini - di aver avuto un contatto con la giornalista. Ora l'inventore dell'Ulivo viene issato di corsa sul palco della manifestazione che si terrà domenica pomeriggio in piazza del Nettuno a Bologna per celebrare l'Europa: un'iniziativa voluta dai sindaci di Bologna e Firenze Matteo Lepore e Sara Funaro.

Questi atteggiamenti scomposti non sono valutati o peggio, vengono considerati un valore aggiunto. Così Prodi farà i saluti in video nel corso dell'happening cui parteciperanno artisti e giornalisti: Paolo Hendel, Marco Malvaldi, Gad Lerner, Alessandro Bergonzoni.

Nessun imbarazzo per quello che si è visto in questi giorni: prima la risposta sopra le righe a Lavinia Orefici, accompagnata dall'incredibile performance della mano che afferra una manciata di capelli, ora quest'altro litigio avvenuto a Bologna, in pieno centro, e documentato in esclusiva dalle telecamere del programma di Massimo Giletti, Lo stato delle cose: ieri sera Giletti ha mandato in onda un video della sconcertante vicenda.

«Ero alla cassa - racconta Paolo Landi al Giornale - quando ho visto Prodi che entrava, accompagnato dalla moglie Flavia che qualche mese dopo è mancata. Il blitz risale a due anni fa o poco più: certo io non ho mai votato per lui e così quando è arrivato davanti a me gli ho detto In che Europa ci hai lasciato Romano».

Il signor Landi, come raccontato davanti ai microfoni di Giletti, pensava che a quel punto il padre nobile del centrosinistra gli avrebbe tenuto una lezioncina sull'Europa, ma le cose vanno diversamente: «Si è voltato con una stizza incredibile, poi ha alzato il braccio come per mandarmi platealmente a quel paese. Però si è trattenuto, forse perché vicino a lui c'era la moglie». Tutto bene? Non proprio: Prodi fa per uscire, poi scaglia addosso a Landi un complimento di sette lettere che resta scolpito: «Str...nzo».

«Sono rimasto sorpreso - spiega lui - e a quel punto gli ho risposto per le rime».

Fosse stato un leader del centrodestra a comportarsi così, ora si parlerebbe di sessismo e arroganza. Ma in Italia spesso le cose vanno così.

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