Kataleya Alvarez, la bimba di cinque anni scomparsa misteriosamente lo scorso sabato, sarebbe stata avvistata a Bologna un paio di giorni fa. Questa l'ultima pista che gli inquirenti stanno seguendo, con l'obiettivo di ritrovare al più presto la giovanissima peruviana della quale non si hanno più notizie. Stando alle ultime ricostruzioni, Kata stava giocando sabato scorso nel cortile dell'immobile di Firenze nel quale viveva insieme alla madre Katherine Alvarez e al fratello. Poi, il niente: sembra essersi volatilizzata. Dopo averla cercata invano per qualche ora, la donna si è rivolta alle forze dell'ordine, denunciandone la scomparsa.
L'ipotesi di un rapimento si è subito fatta preminente, gettando nello sconforto i familiari: prima il padre della bimba, detenuto presso il carcere di Sollicciano per reati contro il patrimonio, avrebbe tentato di togliersi la vita e poi anche la madre, in preda alla disperazione, è finita in ospedale dopo aver ingerito della candeggina. Gli investigatori non escludono al momento nessuna ipotesi, anche se la procura di Firenze ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di estorsione.
La nuova pista: Kata potrebbe essere a Bologna
Va detto che già domenica scorsa la madre aveva ricevuto a quanto sembra una telefonata anonima da parte del presunto rapitore. "Ho io tua figlia", le poche parole pronunciate con accento spiccatamente sudamericano dalla persona all'altro capo del telefono. Una chiamata della quale Katherine ha subito messo al corrente chi indaga, anche se a quanto pare si sarebbe trattato dell'iniziativa di un mitomane. Al contrario, è stata ritenuta credibile un'altra segnalazione, secondo la quale Kataleya si troverebbe a circa 90 km di distanza dal capoluogo toscano. Un'altra persona ha infatti riferito di aver visto una bambina dell'età di Kata (e vestita come lei al momento dell'allontanamento) su un autobus in servizio a Bologna. La piccola in questione sarebbe stata in compagnia di una donna adulta e l'avvistamento risalirebbe sempre alla giornata di domenica, il giorno successivo alla scomparsa. Gli investigatori stanno quindi passando al vaglio la veridicità di questa opzione. Stando a quanto riportato dal quotidiano La Nazione però, si teme che Kataleya possa aver già lasciato l'Italia, suo malgrado.
L'immobile occupato e le preoccupazioni dei residenti
Da ieri sono inoltre state sospese le ricerche dei volontari della Protezione Civile: la bambina non sarà dunque più ricercata con le perlustrazioni sul territorio, perché sono in corso le indagini da parte della polizia giudiziaria. Intanto, la comunità peruviana di Firenze ha organizzato una fiaccolata per chiedere il ritorno a casa della bambina, alla quale hanno preso parte numerosi abitanti del quartiere. E l'attenzione, nel microcosmo fiorentino, è tornata sulla situazione dell'ex-Hotel Astor, l'immobile occupato nel quale viveva a quanto pare anche Kata con la sua famiglia. Il motivo? Già sul finire del mese scorso quello stabile salì alla ribalta delle cronache a causa della caduta di una donna dal secondo piano in seguito a un'aggressione.
Fratelli d'Italia raccolse le preoccupazioni dei residenti, che chiedevano da tempo lo sgombero della struttura alla luce dei problemi di sicurezza e degrado emersi negli ultimi anni. Un tema che tornerà presto d'attualità, probabilmente. Non adesso, però: la priorità resta quella di trovare Kata, nel minor tempo possibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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