Bimba scomparsa, la potenziale svolta: indagato un parente della piccola Kata

La procura di Firenze ha convocato uno degli zii paterni della piccola Kataleya Alvarez, la bambina scomparsa dal capoluogo toscano lo scorso 10 giugno: l'uomo risulterebbe indagato per sequestro di persona a scopo di estorsione

Bimba scomparsa, la potenziale svolta: indagato un parente della piccola Kata
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Lo zio paterno di Kataleya Alvarez, il diciannovenne Marlon Edgar Chicclo Romero, sarà ascoltato dai carabinieri nelle prossime ore: il giovane risulta indagato per sequestro di persona. Questo è quanto riporta stamani il quotidiano Il Tirreno, facendo il punto sugli sviluppi delle indagini legate alla bambina di 5 anni scomparsa dall'ex-hotel occupato di Firenze nel quale viveva insieme ai familiari. Nel mirino degli investigatori è finito a quanto sembra uno dei fratelli del padre della piccola: dopo la convocazione da parte dei pm, sarà sentito in qualità di indagato nell'inchiesta per sequestro di persona a scopo di estorsione aperta dalla procura fiorentina. Non è escluso che la nuova convocazione (Marlon Chicco Romero era già stato interrogato come testimone a quanto pare, in passato) possa essere legato ai risultati della rogatoria in corso di esecuzione in Perù, nell'ambito della quale gli inquirenti stanno ascoltando quattordici persone (tra i quali alcuni parenti della bimba).

Oltre a quella del ragazzo, chi indaga sta approfondendo anche la posizione di altre quattro persone: fra queste c'è anche Abel Argenis Alvarez Vasquez, zio materno di Kataleya, finito in carcere a Sollicciano ed accusato di gestire il "racket degli affitti" all'interno dell'ex-Hotel Astor. Ci sarebbero poi due cugine peruviane di 23 e 31 anni e un cittadino rumeno di 29 anni, tutti ex-occupanti dell'Astor. L'inchiesta sta insomma andando avanti, partendo da quella che appare ormai alla stregua di una certezza: all'interno dell'immobile non sono emerse tracce della bambina sequestrata tali da rappresentare una prova capace di imprimere una svolta all'indagine. In parallelo, c'è il "caso" che riguarda la madre di Kataleya, Katherine Alvarez: nei giorni scorsi, una ventunenne peruviana aveva accusato la donna di averla aggredita con un coltello all'interno dei bagni di una discoteca del capoluogo della Toscana.

Un'accusa che la diretta interessata ha rigettato al mittente nelle scorse ore, proponendo una versione alternativa dell'accaduto tramite il proprio legale. "Durante la permanenza all’interno della discoteca, la signora Alvarez è stata oggetto di importanti minacce ed aggressioni, sia fisiche che verbali, da parte di alcuni connazionali, e che per ciò si sia limitata a difendersi passivamente - ha dichiarato l'avvocato Sharon Matteoni - si puntualizza, inoltre, che la signora Alvarez non era in possesso di alcun oggetto atto ad offendere e tantomeno di un coltello, non ritenendosi altresì autrice di alcun fatto illecito commesso ai danni di terzi.

In conseguenza di tali aggressioni, il 20 novembre scorso la signora Alvarez è stata trasportata con l’ambulanza a Careggi al fine di ricevere cure ed assistenza medica per le lesioni riportate. E successivamente ha presentato denuncia ai carabinieri".

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