I punti chiave
Non avrebbero assicurato correttamente il figlio al seggiolino dell'auto su cui viaggiavano. Una svista che è costata la vita al bimbo, morto a seguito di un incidente stradale a Rimini nel marzo del 2019. Per questo motivo i genitori di Amir, due anni, sono stati condannati in primo grado a 10 mesi e 20 giorni di reclusione per omicidio stradale dal tribunale di Rimini. Condannata a 1 anno e 4 mesi anche l'automobilista che era a bordo della vettura con cui si scontrò quella della famigliola, una ragazza riminese di 24 anni. Le pene sono sospese (nessuno andrà in carcere ndr).
La decisione del giudice
Come precisa Tgcom24, la decisione è stata presa sulla base di alcune sentenze della Cassazione in merito a precedenti giudiziari analoghi. Il tribunale ha riconosciuto la responsabilità penale di tutti e tre gli imputati per la morte del piccolo Amir. Nella fattispecie, i genitori sono accusati di non aver allacciato saldamente la cintura di sicurezza del seggiolino su cui era seduto il figlioletto. Un errore che, secondo il giudice, avrebbe determinato la morte del bimbo. Il piccolo era sbalzato in avanti a seguito del tragico impatto tra le due vetture coinvolte nel sinistro. Nonostante l'intervento tempestivo dei soccorsi, per lui non c'era stato nulla da fare.
L'incidente stradale
La tragedia si consumò il 19 marzo del 2019 in via Coriano a Rimini. La Golf di colore grigio su cui viaggiavano Amir e i genitori si scontrò frontalmente contro la Fiat Punto bianca della 24enne. Lo schianto fu tale da far volare via il motore di una delle due auto, quella della ragazza, mentre l'altra aveva il cofano completamente schiacciato con il paraurti che finì a qualche metro di distanza dal punto d'impatto. Sul posto arrivarono i vigili del fuoco, la polizia e i soccorritori del 118. Il bimbo, che versava in condizioni disperate, fu trasportato in elicottero all'ospedale di Cesena. Ma le ferite riportate non gli lasciarono scampo.
La battaglia legale
La battaglia legale della coppia di genitori va avanti da cinque anni.
Entrambi hanno sempre respinto ogni addebito, sostenendo invece che non ci sarebbe stata alcuna disattenzione da parte loro e che il piccolo era assicurato correttamente al seggiolino. Motivo per il quale tenteranno di far valere le proprie ragioni. L'avvocato che li assiste ha già annunciato che farà ricorso contro la sentenza in primo grado.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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