Bimbo seviziato dal padre per i soldi dell'invalidità

L'uomo di origine sinti arrestato per maltrattamenti e lesioni gravi. È stato incastrato da una microcamera

Bimbo seviziato dal padre per i soldi dell'invalidità
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Nonostante le cure dei medici dell'ospedale non migliorava, anzi peggiorava sempre di più. Soprattutto in concomitanza delle visite del padre, che sabato scorso è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni aggravate. Una vicenda terribile, ai limiti dell'inverosimile, quella del bambino di 5 mesi ricoverato in terapia intensiva neonatale all'ospedale di Padova e del padre colto sul fatto mentre, invece di accudirlo, gli metteva le dita in gola e gli schiacciava lo sterno per procurargli danni permanenti. Lo faceva - hanno ricostruito i magistrati - per renderlo invalido ed ottenere così i sussidi economici che spettano ai portatori di handicap.

L'uomo, un giostraio di origine sinti di 22 anni, residente a Camisano Vicentino ma originario della Bassa Padovana, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip che lo ha interrogato. La sua compagna ventenne con la quale ha un altro figlio di tre anni, non è indagata e giura di essere estranea ai fatti. Al momento gli investigatori non hanno motivo di non crederle, anche se l'inchiesta è ancora in corso. Di certo le microcamere installate dai poliziotti con la collaborazione dei sanitari del reparto di Pediatria hanno ripreso i maltrattamenti del papà del neonato. Gli investigatori le avevano piazzate nella stanza dove era ricoverato il piccolo dopo essere stati allertati dai sanitari, insospettiti dal fatto che ogni qualvolta il bimbo stava migliorando aveva delle improvvise ricadute che coincidevano con le visite del padre. La vicenda è cominciata d'estate. A due mesi il bimbo soffriva di difficoltà respiratorie e problemi all'apparato digerente e inizialmente era in cura all'ospedale San Bortolo di Vicenza. Visto che si stava aggravando era stato trasferito in terapia intensiva a Padova. Ma anche qui, nonostante le cure, le sue condizioni restavano critiche e i medici non riuscivano a spiegarselo. Soprattutto non riuscivano a capire come mai le crisi avvenissero quando c'era il papà al capezzale del bimbo. Allertata la polizia, hanno capito.

Quando non c'era il personale sanitario il 22enne seviziava il figlio inserendogli le dita nel cavo orale con l'obiettivo di provocargli gravi lesioni a faringe, lingua, tonsille e trachea. I medici avrebbero riscontrato anche lesioni a reni e fegato, provocate a quanto pare da ulteriori manipolazioni. Nei prossimi giorni sarà eseguita una perizia medico-legale sul bimbo che dovrebbe chiarire i danni provocati dall'uomo.

Un comportamento agghiacciante, che per i magistrati aveva come unico scopo quello di ottenere l'assegno di invalidità. Il piccolo resta ricoverato. Una volta dimesso, poi, sarà trasferito in una struttura protetta insieme alla mamma e al fratello più grande.

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