Ha a quanto pare massacrato di botte l'uomo che gli aveva aperto il portone del condominio al quale stava bussando per chiedere una bottiglia d'acqua. Quest'ultimo si sarebbe impietosito per la sua richiesta e lo avrebbe fatto entrare per offrirgli una bottiglietta, prima di essere brutalmente pestato. Ed evidentemente non pago, avrebbe poi seminato il panico all'interno dell'edificio, tentando di introdursi in alcuni appartamenti. Protagonista della vicenda non priva di tratti surreali che arriva da Parma è un giovane di 22 anni originario della Tunisia, tratto in arresto per il reato di violazione di domicilio con violenza su cose e persone e denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni personali aggravate. Stando a quanto riportato oggi dalla stampa emiliana, l'episodio si sarebbe concretizzato un paio di giorni fa: tutto è iniziato quando il ventiduenne straniero avrebbe bussato alla porta del condominio, dicendosi assetato e chiedendo dell'acqua.
Una richiesta che sarebbe stata accolta da uno dei residenti, il quale lo avrebbe fatto entrare nello stabile per dargli da bere. Un gesto di generosità al quale il magrebino avrebbe tuttavia risposto con la violenza: avrebbe infatti aggredito il residente all'improvviso, lasciandogli il volto tumefatto e diverse escoriazioni sulle mani. E non è tutto, perché a seguito dell'aggressione il giovane tunisino avrebbe cercato a quanto pare anche di entrare in alcuni appartamenti. Avrebbe in particolare provato a forzare (con il supporto di uno stendino metallico) la porta di un appartamento situato al terzo piano dell'immobile, nel quale viveva una donna. Sarebbero state proprio le urla di quest'ultima ad attirare l'attenzione degli agenti di polizia, intervenuti sul posto nel frattempo a seguito di una segnalazione.
Il ventiduenne, che presentava segni visibili di colluttazione, è stato bloccato dai poliziotti e accompagnato verso l’autovettura di servizio. In quel momento, agli esponenti delle forze dell'ordine si sarebbe avvicinato l'uomo precedentemente picchiato dal nordafricano il quale, sanguinante ed ancora dolorante, avrebbe messo al corrente gli operatori del pestaggio subìto prima del loro arrivo. Una testimonianza che ha dato modo agli inquirenti di delineare una prima ricostruzione dei fatti, con lo straniero che è stato poi condotto in questura per procedere ad espletare gli accertamenti di rito.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della questura di Parma in attesa del rito direttissimo, celebrato qualche ora fa. Che si è concluso con la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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