Chi ha ucciso Sharon Verzeni? È la domanda attorno a cui ruotano le indagini dei carabinieri della Compagnia di Zogno, a caccia dell'assassino che, nella notte tra il 29 e il 30 luglio, ha accoltellato in strada la 33enne a Terno d'Isola, nella Bergamasca. Soccorsa dal personale della Croce Rossa, la vittima è stata trasportata in codice rosso all'ospedale Papa Giovanni XXIII. Le sue condizioni si aggravate fino al decesso, sopraggiunto nella tarda mattinata. Sul corpo sono state individuate numerose ferite di arma da taglio.
Chi era Sharon Verzeni
Aveva conseguito un diploma come estetista ma lavorava al bar pasticceria "Vanilla" di Brembate. Era originaria di Bottanuco, in provincia di Bergamo, dove la famiglia era molto conosciuta e stimata. Il padre, Bruno Verzeni, in passato aveva lavorato all'ufficio anagrafe del Comune. Da qualche tempo la donna si era trasferita a Terno d'Isola con il compagno. Aveva un fratello, Cristopher, e una sorella, Melody. Amava molto gli animali, soprattutto cani e gatti. Sui suoi profili social, infatti, condivideva spesso gli annuci per le adozioni. Quanto alla sfera privata, sembra che fosse molto riservata.
I vicini di casa: "Non abbiamo visto nulla"
La dinamica dell'omicidio è ancora poco chiara. Tanto che, al momento, tutte le piste sono aperte: dall'ipotesi di una rapina finita nel sangue a un agguato. "Non abbiamo né visto né sentito niente", dicono i residenti di via Castagnate, dove la 33enne è stata trovata in fin di vita. "Non la conoscevo e ho saputo della notizia dai giornali. Qui però gira brutta gente", puntualizza una donna del posto. Qualcuno racconta che la vittima fosse solita uscita a tarda sera, ma non per portare a spasso il cane né per fare delle passeggiate.
Le indagini
Sharon aveva un appuntamento con qualcuno? Se sì, con chi? Qualche risposta potrebbe arrivare dall'analisi delle telecamere che sorvegliano il luogo della tragedia oppure dal cellulare con cui la 33enne ha chiamato i soccorsi.
"Aiuto, mi stanno accoltellando", ha detto a un operatore del 112 prima di accasciarsi sull'asfalto. L'arma del delitto non è stata ancora ritrovata. È molto probabile che l'assassino l'abbia portata con sé o se ne sia disfatto lontano dalla scena del crimine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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