I punti chiave
Colpo di scena inatteso nel presunto, tentato omicidio dell'influencer Soukaina El Basri. Il marito Jonathan Maldonato non può lasciare il carcere di Biella, dove si trova ristretto dallo scorso mercoledì, perché mancherebbe il braccialetto elettronico che serve a monitorare i suoi spostamenti. Ieri il gip ha convalidato il fermo del 37enne disponendo la scarcerazione con l'obbligo di firma e il divieto di avvicinamento alla moglie, conosciuta sui social come "Siu". A confermare l'indiscrezione all'agenzia stampa Adnkronos è il legale dell'uomo, l'avvocato Giovanna Barbotto. Tuttavia dalla Questura fanno sapere che la pratica per ottenere il provider di sicurezza è stata avviata.
La Procura valuta il ricorso
Intanto la Procura di Biella starebbe valutando la possibilità di fare ricorso contro la scarcerazione di Maldonato. O almeno, questo è quanto lascerebbe intendere una nota diffusa nella tarda mattinata di oggi. "Questo ufficio - scrive il procuratore capo di Biella Teresa Angela Camelio - prosegue tutti gli accertamenti già disposti e delegati e si riserva eventuali iniziative in merito all'ordinanza all'esito delle necessarie valutazioni".
Come sta Siu
Quanto alle condizioni di salute di Siu, ci sarebbe stato un miglioramento. La 30enne, madre di due bimbe piccole, si trova ancora ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale di Novara per una ferita al petto che le ha provocato una recisione dell'aorta mammaria. "Seppur uscita dal coma, versa ancora in condizioni di particolare vulnerabilità, - si legge in un comunicato della Procura - sicché questo Ufficio attende il miglioramento delle sue condizioni di salute per procedere alla relativa escussione". Dunque la giovane sarà sentita nei prossimi giorni, quando starà meglio.
Il presidio di solidarietà
Nel frattempo a Biella, nella serata di oggi, c'è stato un presidio di solidarietà per la giovane influencer. La manifestazione è stata promossa da diverse organizzazioni operanti sul territorio e impegnati da anni contro la violenza sulle donne: Paviol, Donne Nuove, Voci di Donne, Non sei Sola, Hydro, Anpi Biella Centro. "Siamo qui - ha detto Cristiana Gardiman de Le Parole Fucsia - perchè le notizie di cronaca di questi giorni ci hanno profondamente scosse, e perchè vogliamo dire che le donne hanno bisogno di spazi protetti, dove sentirsi sicure e potersi confrontare tra loro. Agli uomini, invece, dico una cosa sola: non ce ne facciamo nulla dei cartelli contro la violenza o delle scarpe rosse. Occorrono prese di posizioni chiare". Da Ilaria Sala, consigliera di parità della provincia di Biella, è giunta "la vicinanza e la solidarietà a Siu".
Poi Sala ha elencato, nel suo intervento, alcuni dati molto importanti: "Nel 2023, a Biella, sono state 200 le donne che si sono rivolte alla rete antiviolenza, 59 al centro antiviolenza. Dieci, con figli, hanno trovato protezione nella Casa Rifugio, 47 hanno fatto accesso al Pronto Soccorso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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