Nataly Quintanilla, è della baby sitter uccisa il corpo ritrovato nell'Adda

Ritrovato grazie alla segnalazione di alcuni passanti, il borsone con il cadavere della baby sitter Nataly Quintanilla, uccisa a Milano dal compagno il Pablo Gonzalez Rivas, la notte tra 24 e il 25 gennaio

Nataly Quintanilla la baby sitter uccisa
Nataly Quintanilla la baby sitter uccisa
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Ormai manca soltanto l'ufficialità, ma è quasi sicuro che il corpo ritrovato nel pomeriggio nelle acque dell'Adda, nel comune di Zelo Buon Persico, apparterrebbe alla babysitter Jhoanna Nataly Quintanilla uccisa dal compagno Pablo Gonzalez Rivas, la notte tra il 24 e il 25 gennaio a Milano.

L'autopsia

Per averne la sicurezza al 100 per cento, sarà necessaria l'autopsia che verrà svolta all'Istituto legale di Pavia e, forse, l'esame del Dna, ma già da ora gli inquirenti hanno pochi dubbi sul fatto che il corpo appartenga alla 40enne. Questo perché nonostante la lunga permanza in acqua abbia reso irriconoscibile il volto della donna, la corportatura è del tutto simile a quella della vittima e qualche segno particolare potrebbe aiutare i conoscenti a identificarla.

Il "noto borsone" nero, che da un mese gli uomini dell'arma stavano cercando è inoltre idendico a quello che Pablo Gonzalez Rivas, la notte tra 24 e il 25 gennaio, aveva caricato in macchina, ripreso dalla telecamere di sorveglianza nell'inchiesta dei carabinieri di Milano.

Il ritrovamento

A far ritrovare il borsone sono stati alcuni passanti che hanno dato l'allarme. Sono quindi intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno recuperato il cadavere e il borsone. Anche di questo dovrà rendere conto il suo compagno e connazionale, fermato il 7 febbraio per l'omicidio della donna di cui si erano perse le tracce quella notte di gennaio. Lui aveva denunciato la scomparsa della solo una settimana dopo, quando di denunce ce n'era già una, quella della sua datrice di lavoro che non l'aveva vista più arrivare.

I militari che hanno condotto le indagini, avevano analizzato le chat di Gonzales e raccolto testimonianze da cui era emerso che l'uomo aveva una relazione parallela con una donna che vive in El Salvador per la quale aveva già organizzato il viaggio fino a Milano con l'intenzione di farla vivere insieme a lui.

Relazione finita

Per l'uomo che aveva organizzato il piano criminale Jhoanna doveva andarsene e per questo, probabilmente, era nata una lite quella sera sfociata nel femminicidio commesso a mani nude o con un coltello, come ricostruito dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano che non avevano mai creduto alla versione dell'uomo dopo il fermo. Gonzales Rivas aveva parlato al contrario di un gioco erotico finito male, spiegando poi di aver gettato il corpo nel tardo pomeriggio del 25 gennaio in un fossato vicino a Cassano d'Adda senza però aver mai voluto indicare con precisione il luogo.

L'interrogatorio

Dopo il fermo e durante l'interrogatorio davanti al Gip, Gonzales aveva detto di averle spezzato il collo durante un gioco erotico. È possibile che però l'uomo abbia portato la salma da un'altra parte intorno alle 9 della mattina del giorno dopo il delitto, cercando poi di sviare le ricerche.

Queste poi si erano concentrate per giorni nella zona del fiume Adda e di alcuni canali. La corrente però avrebbe trascinato il corpo fino a Zelo Buon Persico dove, oltre ai sommozzatori e i carabinieri, sono intervenuti anche i pm di Lodi e Milano.

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