La madre della modella e studentessa che accusa Ciro Grillo e i suoi amici ha testimoniato in tribunale. Dopo le 13 è partita la sesta udienza, a porte chiuse, nel processo per violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo, processo che ha dato seguito alla denuncia di una giovane italo-norvegese, alla conseguente indagine e al rinvio a giudizio di quattro imputati.
I quattro imputati sono appunto Grillo jr, figlio di Beppe, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta: nessuno di loro è stato presente in aula. I presunti fatti per cui sono stati accusati sarebbero accaduti la notte tra il 16 e il 17 luglio 2012 a Porto Cervo, in una casa di proprietà del Grillo. I quattro si dicono innocenti da sempre: quello avvenuto con la studentessa sarebbe stato, a loro dire, un rapporto consensuale. Durante l’udienza sono stati letti decine di sms intercorsi tra chi accusa e i rinviati a giudizio tra il 17 luglio e l’inizio di agosto, quando poi la ragazza ha sporto denuncia.
I genitori della ragazza sono entrati in aula da una porta secondaria. I testimoni hanno risposto alle domande del procuratore Gregorio Capasso. Assente invece la legale della denunciante Giulia Bongiorno. Rinviate intanto le altre testimonianze previste per oggi da parte di due amici della giovane e di un consulente tecnico della procura: l’udienza è durata molto, tanto più che la madre della ragazza è stata ascoltata per oltre un’ora.
La testimonianza della madre della giovane è stata infatti particolarmente scioccante: nei giorni successivi al presunto stupro, la donna avrebbe ascoltato la figlia, e oggi ne ha riportato anche atteggiamenti e comportamenti.
“Dopo i fatti drammatici di quella sera mia figlia era una persona diversa, era solo un corpo che camminava - ha dichiarato la donna all’udienza - Da quella sera è iniziato un periodo di tragedia. Mia figlia mi ha detto: ‘Mamma sono stufa di sentire il mio respiro’”. E ancora pare, stando alle parole della madre, che la giovane abbia subito l’aggravamento di un disturbo alimentare: “Mia figlia non riesce più a stare con la luce spenta in camera”, ha chiosato la donna.
Se Bongiorno era assente, era invece presente il suo collega Dario Romano, che sta curando la difesa della denunciante e che
ha affermato: “Dalla madre della giovane abbiamo ascoltato una testimonianza autentica, non c'è mai stata una sola incertezza, pur nella sofferenza. Una testimonianza rilevante per la ricostruzione dei fatti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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