
La presenza del Dna di Andrea Sempio sulle unghie di Chiara Poggi ha riacceso i riflettori sul delitto di Garlasco, un fatto di cronaca che gli italiani non hanno mai dimenticato per i tanti interrogativi irrisolti. L'inchiesta-bis della Procura di Pavia, basata su reperti biologici mai analizzati, riapre di fatto il caso a diciotto anni di distanza.
L'attenzione è oggi puntata su due personaggi chiave di questa terribile vicenda: Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio di Chiara, all'epoca sua fidanzata, e Andrea Sempio, l'amico del fratello di Chiara. Sempio è ora indagato in concorso per il caso di omicidio. Entrambi gli uomini sono recentemente comparsi in tv, ed è interessante conoscere le loro opinioni in merito agli ultimi sviluppi.
Alberto Stasi: "Voglio la verità"
Alberto Stasi ha scelto Le Iene per dire la sua sulla drammatica vicenda. Il 12 dicembre 2015 la Corte di cassazione ha condannato Alberto Stasi a 16 anni di reclusione, da allora la vita dell'uomo è stata definitivamente cambiata."Sono convinto che non si debba mai avere paura della verità e che quindi non ci sia motivo di sottrarsi a nessun tipo di accertamento della verità", ha dichiarato nel corso dell'intervista, riferendosi ovviamente a Sempio. Stasi ha affermato di non aver mai conosciuto l'altro, dal momento che si trattava dell'amico del fratello della sua fidanzata. I due non avevano nulla in comune neppure per quanto concerne l'età. "Io sono sempre assolutamente garantista", ha comunque precisato.
Per quanto riguarda la prova del Dna nelle unghie, ha ricordato che il suo Dna "è stato comparato e non è risultato quello. Quindi evidentemente se è stata fatta una comparazione penso che si possa fare una comparazione. Non avrebbe senso richiedere una comparazione se non fosse in radice non comparabile".
Fra pochi mesi Stasi, detenuto a Bollate, potrebbe fare ritorno a casa, pertanto non per se stesso che desidera la verità. "è stato comparato e non è risultato quello. Quindi evidentemente se è stata fatta una comparazione penso che si possa fare una comparazione. Non avrebbe senso richiedere una comparazione se non fosse in radice non comparabile". Gli anni di carcere sono ormai trascorsi, portandogli via possibilità e preziosi momenti che non torneranno mai più. "Quando ti diagnosticano un male incurabile, arriva la notizia, la devi prendere e la devi affrontare per quella che è, non hai alternative, non ci sono piani b, quindi fai quello che devi fare, semplicemente questo", ha spiegando, comparando ciò alla sua condizione. Nonostante tutto, da parte sua non ci sarebbe mai stata la volontà di scappare perché "gli innocenti non scappano, assolutamente no".
Andrea Sempio: "Non temo il confronto del Dna"
Andrea Sempio si dichiara tranquillo per quanto riguarda il test del Dna. Intervistato da Quarto Grado, l'uomo ha commentato la propria posizione. Dopo diociotto anni è stato inserito nel registro degli indagati alla luce delle nuove prove che hanno portato i riflettori su di lui, vale a dire la presenza del suo Dna a casa Poggi. "Sul Dna sono tranquillo, frequentavo quella casa. Purtroppo questa storia corre lungo due binari: uno legale, che per me si è già concluso due volte con delle archiviazioni, e uno mediatico. Il problema qual è? Che, per quanto sia brutto e fastidioso, non posso ignorare la parte mediatica. Se non mi mostro, se non rispondo, se non mi faccio vedere, dall'altra parte possono tirarmi addosso di tutto", ha spiegato.
"Chiara era una bella ragazza, ma non avevo alcun interesse verso di lei", ha poi aggiunto. Da parte sua non ci sarebbe alcun timore nei confronti del Dna prelevato, che si tratta di una prova già eseminata. Il fatto che stavolta si sia sopposto a test rende la verifica più attendibile. "Da quello che si è sentito nel servizio appena trasmesso, dicono: 'forse c'è il Dna di Sempio, forse c'è il Dna anche di un'altra persona'. E io le dico: 'scusi, se già non è stato facile identificare questo Dna… perché le tracce erano, non lo so, infinitesimali, degradate, ecc…. ora mi dite che forse ce n'è un altro… mi fa pensare che probabilmente sia un Dna casuale, dovuto al contatto con un oggetto, e non un Dna vero".
L'uomo ha ribadito di non aver avuto mai rapporti con Chiara, se non un relazione di semplice cortesia. "Non abbiamo mai avuto neanche una conversazione, non ci siamo mai scambiati i numeri", ha assicurato. La famiglia di Chiara, fra l'altro, sarebbe dalla sua parte.
Verità per Chiara
Oggi Chiara Poggi avrebbe 44 anni e il sentore è che la donna, morta a 26 anni 13 agosto 2007, non abbia ancora trovato pace.
"La verità sull'omicidio di Chiara è già scritta", hanno dichiarato a Il Corriere della Sera Rita e Giuseppe, i genitori della giovane. "Se vogliano fare accertamenti li facciano, ma la verità resta quella della sentenza definitiva contro Alberto Stasi.
Non ci sembra né giusto né opportuno che questo signore se ne esca con delle dichiarazioni e rilasci interviste per dirsi innocente facendo insinuazioni sul Dna di Sempio. Vorremmo ricordare al mondo che lui è un detenuto condannato in via definitiva, una sentenza che tra l'altro ha provato a ribaltare più volte con revisioni e ricorsi senza mai riuscirci".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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