Sara Buratin sarebbe stata aggredita alle spalle. È quanto emerge da una prima ispezione medico-legale sul cadavere della 41enne uccisa a coltellate nel cortile di una villetta a Bovolenta, nel Padovano, martedì mattina. Il marito della donna, Alberto Pittarello, 39 anni, risulta irreperibile. In queste ore sono in corso le operazioni di recupero di un mezzo individuato sul fondale del fiume Bacchiglione, nella frazione di Ca'Molin, non distante dal luogo del delitto. Gli investigatori ipotizzano che possa trattarsi del furgoncino appartenente al 39enne.
L'ipotesi dell'agguato
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, attorno alle ore 11 di ieri mattina Pittarello ha raggiunto Sara nella villetta di viale Italia sostenendo di volerle mostrare il motorino che aveva acquistato per la figlia. Una volta uscita dall'abitazione, la donna è stata aggredita alle spalle dal compagno. Il 39enne l'ha colpita ripetutamente nella parte superiore del corpo con un coltello da caccia, fino a lasciarla esanime. Dopodiché si è allontanato a bordo del suo furgone di colore bianco.
La chiamata al 112
È stata la madre di Sara, Mariagrazia, proprietaria dell'abitazione, a trovare il corpo senza vita della figlia nel cortile. La donna ha allertato subito il 112: "Aiutatemi, vi prego. Fate presto". Sul posto sono arrivati i soccorsi e i carabinieri del Nucleo Investigativo, ma per la 41enne non c'è stato nulla da fare. Sul corpo c'erano segni evidenti di fendenti, ma non sulle mani. Probabilmente la vittima non ha avuto il tempo di difendersi. L'arma del delitto, un coltello con la lama di 15 centimetri, è stata trovata accanto al cadavere e sequestrata dai militari. L'anziana ora si trova ricoverata in stato di choc.
Il marito è irreperibile
Pittarello, rietenuto da chi indaga responsabile dell'omicidio, risulta irreperibile da più di 24 ore. Nella tarda serata di ieri, ai vigili del Fuoco è arrivata una segnalazione relativa alla presenza di una vettura nel fiume Bacchiglione. Stando a quando apprende La Presse da fonti investigative, potrebbe essere il furgoncino del 39enne. Lungo l'argine sono state individuate tracce di pneumatici, ma non di frenata, segno che il veicolo è finito in acqua a gran velocità. Circostanza che avvalora l'ipotesi del suicidio rispetto alla pista della fuga del presunto assassino.
La crisi coniugale
Sara Buratin e il compagno si erano conosciuti nel 2008. Lei lavorava come infermiera in uno studio medico di Padova, lui si occupa di manutenzione delle caldaie. Entrambi erano appassionati di sport e montagna. A quanto si apprende, negli ultimi tempi la loro relazione si era incrinata.
Al punto che, due settimane fa, la 41enne aveva deciso di trasferirsi assieme alla figlia adolescente a casa della madre, nella villetta poi diventata teatro della terribile tragedia. Ieri mattina, quando si è consumato l'omicidio, la ragazzina era a scuola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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