Impagnatiello per i colleghi era "il lurido": "Rubava i soldi al bar"

Le testimonianze dei conoscenti e di un’amica di Giulia Tramontano raccolte dagli inquirenti che indagano sull’omicidio

Impagnatiello per i colleghi era "il lurido": "Rubava i soldi al bar"
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Dai racconti dei conoscenti e dei colleghi di lavoro emerge una figura sempre più a tinte fosche, quella di Alessandro Impagnatiello, il 30enne arrestato per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano. Anche la 29enne uccisa a coltellate dal barman negli ultimi tempi cominciava a nutrire forti dubbi sulla moralità del fidanzato. A confermarlo è un’amica della vittima che ha raccontato alcuni particolari ai carabinieri. Giulia si sarebbe accorta che qualcosa non andava da mesi e non lo nascondeva. “Ha due facce, due vite, due versioni di sé. È un bugiardo”, si confidava, sospettando che quell’uomo con cui conviveva le nascondesse i suoi continui tradimenti. Più volte lo aveva beccato a dire menzogne sui suoi spostamenti e sugli impegni professionali.

La testimonianza dei colleghi di lavoro di Impagnatiello

Anche i dipendenti dell’Armani Bamboo bar non avevano una buona opinione del collega. Al locale era soprannominato“il lurido” per i suoi comportamenti ambigui. “I colleghi le avevano confidato che in passato era stato sospeso per aver rubato dei soldi”, rivela l’amica di Giulia agli investigatori. Alessandro avrebbe più volte frugato nei cassetti per racimolare denaro. In molti, comunque, sapevano della doppia vita del 30enne, un uomo “narciso” e“manipolatore”, come è stato definito dai giudici che indagano sull’omicidio. Come riporta il quotidiano La Stampa, Impagnatiello durante l’interrogatorio non avrebbe mostrato alcuna emozione. È rimasto freddo come un ghiacciolo, anche quando spiegava come aveva ucciso la compagna e il figlio che portava in grembo.

L’ex compagna

Alessandro non ha molti amici. Anche con l’ex compagna, con la quale ha avuto un figlio che oggi ha 8 anni, i rapporti si erano interrotti per la sua discutibile condotta morale, anche se il 30enne con il bambino aveva un buon rapporto, come hanno confermato i vicini di casa della donna. Quando Giulia Tramontano ha scoperto cosa le nascondeva il compagno si è sentita cadere il mondo addosso. Nell’incontro chiarificatore con la collega di Alessandro, anche lei ignara che il suo fidanzato avesse un’altra relazione, addirittura con una donna incinta, ha capito definitivamente chi aveva di fronte.

Il 30enne ospitava clandestinamente nella casa che condivideva con Giulia l’altra compagna. In quegli incontri curava tutti i dettagli, facendo sparire ogni traccia della convivente, anche le foto fatte insieme. È questa ambiguità estrema che aveva turbato più di ogni altra cosa Giulia che era decisa ad affrontare il suo compagno per troncare definitivamente il rapporto.

Un incontro che, però, le è costato la vita. Impagnatiello, anche dopo aver commesso l’omicidio, ha continuato a fingere, fino a quando non è crollato, dopo giorni, davanti agli inquirenti che lo incalzavano.

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