Massacra di botte e rapina un giovane sordomuto: albanese finisce in manette a Bologna

A Bologna, un quarantenne albanese è stato arrestato dagli agenti della Polfer. L'uomo è accusato di aver aggredito un giovane sordomuto, gettandolo a terra e prendendolo a calci e pugni per rubargli il borsello

Massacra di botte e rapina un giovane sordomuto: albanese finisce in manette a Bologna
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Avrebbe aggredito un giovane sordomuto, prendendolo a calci e pugni all'improvviso e a più riprese dopo essersi avvicinato. Il tutto per sottrargli il borsello che aveva con sè (e nel quale teneva portafoglio, cellulare e documenti) per poi tentare di fuggire rapidamente. Un piano che non è tuttavia andato a buon fine: l'aggressore si è reso conto troppo tardi della presenza sul posto di una pattuglia della Polfer e gli agenti sono riusciti a fermarlo dopo un breve inseguimento. Protagonista della vicenda che arriva da Bologna è un uomo di 40 anni originario dell'Albania, il quale a seguito di quanto accaduto è finito in manette con l'accusa di rapina aggravata. Stando a quanto riportato oggi dalla stampa emiliana, l'episodio in questione risale alle scorse ore e si sarebbe concretizzato nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Bologna Centrale.

Il quarantenne straniero aveva a quanto pare notato il borsello che portava il ragazzo ed immaginandovi all'interno denaro o oggetti di valore, si sarebbe avvicinato a lui senza farsi notare. Solo a quel punto sarebbe scattata l'aggressione: il cittadino albanese si sarebbe gettato addosso al sordomuto, riuscendo a gettarlo a terra e massacrandolo di botte a suon di pugni e calci. E sarebbe così riuscito a rubargli il borsello, per poi darsi alla fuga nelle vie limitrofe con l'obiettivo di far perdere le proprie tracce approfittando della calca. Una fuga che sarebbe stata propiziata anche dal fatto che, nel frattempo, alcuni agenti della polizia ferroviaria si fossero resi conto del pestaggio che era in corso, notando il ragazzo a terra e lo straniero intento a scalciarlo. L'aggressore stesso avrebbe deciso di mollare la presa anche dopo essersi accorto di esser stato visto dagli esponenti della Polfer, pur portando con sè il bottino.

Si è quindi allontanato di corsa puntando verso il centro della città, senza tuttavia riuscire a seminare gli agenti: questi ultimi lo hanno inseguito e lo straniero è stato raggiunto all'altezza di piazza XX Settembre. L'uomo è stato accompagnato negli uffici della Polfer, dove è stato trovato in possesso del borsello contenente il telefono cellulare, il portafoglio ed i documenti della vittima.

Al completamento delle operazioni di rito, l'aggressore è stato come detto arrestato per rapina aggravata ed portato in carcere. La refurtiva recuperata è stata infine riconsegnata al giovane sordomuto, al quale nel frattempo erano state prestate le cure del caso: il giovane ha a quanto pare riportato un trauma facciale ed un edema nasale.

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