I biglietti d'addio poi il salto nel vuoto dal quinto piano: madre si butta col figlio in braccio a Rimini

La donna soffriva da tempo di depressione. L'impatto è stato fatale anche per il figlioletto di sei anni. Nella sua borsa c'erano alcuni biglietti di addio destinati ai suoi cari

I biglietti d'addio poi il salto nel vuoto dal quinto piano: madre si butta col figlio in braccio a Rimini
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Articolo in aggiornamento

Tragedia questa mattina a Rimini, dove una mamma di 40 anni si è lanciata dal quinto piano di un palazzo con in braccio il figlioletto di 6 anni. Sono morti entrambi sul colpo. Stando a quanto emerge dalle prime indiscrezioni, sembra che la donna soffrisse da tempo di depressione. Nella sua borsa sarebbero stati trovati alcuni biglietti d'addio che confermerebbero la scelta del gesto volontario.

La tragedia

La tragedia si è consumata in una palazzina di via delle piante, in zona Celle a Rimini. Stando a quanto riporta Il Resto del Carlino, la donna avrebbe dovuto a accompagnare il figlio dai genitori, che vivono nell'edificio, prima di andare a lavoro. Invece di salire al piano, ha raggiunto il tetto del condomino e si è gettata nel vuoto.

Il volo da dieci metri

La vittima, una 40enne di origini siciliane che lavorava come commessa in una profumeria e abitava a Viserba, nel Riminese, è precipitata da un'altezza di circa 10 metri assieme al figlio. Ad allertare il 112 sarebbe stata una signora che abita nel condominio di fronte, dopo aver assistito suo malgrado alla drammatica scena. Nonostante l'intervento tempestivo dell'ambulanza, per la mamma e il bambino non c'è stato nulla da fare.

I biglietti di addio e gli psicofarmaci

Le ragioni del gesto sono ancora sconosciute. Sembra che soffrisse di depressione e assumesse alcuni psicofarmaci. Prima di lanciarsi nel vuoto, avrebbe messo nero su bianco tutta la sua sofferenza in alcuni biglietti d'addio e scuse destinati ai suoi cari. Le lettere sarebbero state trovate all'interno di una borsa.

I vicini di casa: "Una tragedia"

Nel quartiere è calato il silenzio. "Certe tragedie sono enormi e insostenibili per chi resta", racconta un residente al Corriere della Sera. Le persone del posto vedevano spesso la mamma assieme al bambino ai giardinetti. "Li vedevamo nelle aiuole circostanti. - ricordano -Il bimbo era sempre sul suo triciclo".

Il precedente

Un episodio analogo era accaduto lo scorso 8 gennaio a Ravenna.

Una mamma di 41 anni decise di gettarsi nel vuoto con la figlia di sei anni e il cagnolino. La donna, sopravvissuta all'impatto, era seguita da un centro di igiene mentale. Invece la figlioletta e il cane morirono sul colpo.

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