Raffica di calci in testa: così è stato ucciso in discoteca il figlio del "re delle scommesse"

Rissa questa notte in discoteca a Balestrate, in provincia di Palermo. Un 20enne è deceduto poco dopo all'ospedale Civico di Partinico, in seguito alle gravi lesioni subite dopo un'aggressione. Sul caso indagano i carabinieri

Raffica di calci in testa: così è stato ucciso in discoteca il figlio del "re delle scommesse"
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Un ragazzo di 20 anni è morto per le lesioni riportate in seguito a una rissa avvenuta nella notte appena trascorsa davanti alla discoteca Medusa di Balestrate. Si chiamava Francesco Bacchi, era il figlio di Benedetto (detto Ninì) Bacchi, il "re delle scommesse" finito tempo fa nell'inchiesta Game Over. Sul posto ci sono i Carabinieri della Compagnia di Partinico, delegati dal Procuratore Maurizio de Lucia e dal pm di turno Alessandro Macaluso, entrambi sono ancora sul luogo per cercare eventuali reperti ma anche testimoni dell'accaduto. Il ragazzo sarebbe caduto a terra battendo violentemente la testa nel corso di una rissa dove, secondo una prima ricostruzione, avrebbero partecipato almeno sei persone e sarebbe stato colpito da diversi calci alla testa. Si stanno recuperando le telecamere di videosorveglianza della zona per cercare di capire la dinamica di quanto accaduto la notte scorsa. Il ragazzo, originario di Partinico nel palermitano, è deceduto poco dopo all'ospedale Civico di Partinico, dove era stato trasportato d'urgenza. La morte è stata registrata questa mattina all'alba. Inutili i tentativi di rianimarlo, troppo gravi le ferite, troppo forte il colpo alla testa.

La rissa

La ricostruzione è ancora parziale e bisognerà attendere l'esito delle indagini, ma pare che il ragazzo sia morto dopo una rissa che ha coinvolto diverse persone. Alcuni di loro una volta che hanno visto che il ragazzo a terra battendo violentemente la testa sarebbero scappati. Le immagini di videoserveglianza serviranno a ricostruire questa parte del mistero. Sull'episodio indagano i carabinieri di Partinico, coordinati dalla Procura della repubblica di Palermo, che scandagliano tutte le piste per scoprire la dinamica dei fatti.

Al vaglio ci sono diverse versioni, sul corpo non vi sono segni di colpi di pistola e quindi di sicuro si parla di un'aggressione perché è probabile che la rissa sia avvenuta tra il ragazzo e un gruppo di persone. C'è chi parla di sei ma potrebbero essere di più le persone coinvolte nell'aggressione. La morte potrebbe essere stata causata da una caduta a causa di un pugno o di un forte spintone, ma qui a stabilire l'esatta dinamica sarà l'autopsia che dovrà anche stabilire se il colpo alla testa è stato fatale oppure no. Sul luogo dell'incidente sono arrivati i carabinieri del Ris che stanno effettuando una raccolta di reperti in modo da poter quanto più possibile cristallizzare l’area in cui è avvenuta l’aggressione.

Il precedente

L'omicidio di oggi avviene a neanche un mese di distanza da un'altra vicenda che ha visto protagonista una rissa tra più persone. Lo scorso 20 dicembre un altro giovane, Rosolino Celesia, era stato ucciso, a colpi di pistola, in una discoteca nel centro di Palermo. Dell'omicidio sono indagati due fratelli, di cui uno è minorenne che si è autodenunciato. Il tribunale del riesame ha respinto l'istanza di scarcerazione di uno dei fratelli, il maggiorenne, coinvolto nell'omicidio di Rosolino Celesia. Resta dunque in carcere il fratello maggiorenne, accusato di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.

A presentare l'istanza era stato il legale difensore di entrambi i fratelli. In carcere è detenuto anche il fratello più piccolo, minorenne, accusato dell'omicidio e per cui dovrebbe svolgersi l'udienza al tribunale del riesame.

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