Si profila una possibile svolta nell'omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa in strada a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo, lo scorso 30 luglio. Come anticipa L'Eco di Bergamo, sono stati prelevati alcuni campioni di Dna ai residenti di via Castagnate, dove si è consumato il delitto. I profili genetici - spiega il giornale - saranno comparati dai Ris di Parma con le tracce repertate sul corpo e sui vestiti della vittima. Lo stesso metodo venne utilizzato dagli inquirenti che indagarono sulla tragica morte di Yara Gambirasio per risalire all'identità di "Ignoto Uno", poi identificato con Massimo Bossetti.
I prelievi ai residenti
A confermare la clamorosa indiscrezione sono stati proprio alcuni residenti di Terno d'Isola intervistati dall'Eco di Bergamo. Al momento sarebbero state acquisite "alcune decine" di profili genetici. Tra le persone convocate dai Ris vi sarebbero - il condizionale è d'obbligo poiché finora non ci sono state conferme ufficiali da parte della Procura e sulle indagini vige strettissimo riserbo - proprio gli abitanti di via Castagnate. Non tutti, ovviamente, dal momento che non si tratta di un vero e proprio "screening a tappeto", come avvenne invece per l'omicidio della giovane Yara. Pare, infatti, che le persone chiamate a testimoniare in questi giorni non siano state invitate a sottoporsi al prelievo.
I parametri per i test genetici
A quanto trapela, sembra che le convocazioni avvengano sulla base di requisiti ben precisi. Parametri che, però, sarebbero indipendenti dal luogo di residenza o dall'appartenenza alla cerchia di relazioni della vittima. Dunque, a rigor di logica, potrebbero essere stati convocati dai Ris coloro che transitarono in via Castagnate la sera del delitto o la cui presenza in zona sia stata verificata attraverso le telecamere di sorveglianza cittadina. Infine, non è escluso che possano essere state invitate a sottoporsi al prelievo figure eventualmente attenzionate dalla Procura o con precedenti penali.
Le indagini per esclusione
Come riporta il Corriere della Sera, si procede altresì per esclusione. Nel senso che è stato prelevato il Dna anche a una cerchia ristretta di persone vicine a Sharon. Proprio perché, ad esempio, se fosse trovata una traccia di Dna del compagno Sergio Ruocco sui vestiti della 33enne per gli investigatori sarebbe inifluente, visto i rapporti che intratteneva quotidianamente con la vittima. Senza contare che, inoltre, la pista privilegiata resta quella dell'agguato teso da uno sconosciuto.
Ciò spiegherebbe, almeno in parte, il fatto che l'assassino sia riuscito a dileguarsi rapidamente dalla scena del crimine e senza lasciare tracce evidenti. Ad ogni modo, tutto ruota attorno alle indagini genetiche. I risultati, a meno di clamorosi colpi di scena, saranno disponibili nei prossimi giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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