"Sogno di fare il poliziotto per arrestare papà". Bambino fa arrestare il genitore violento

L'indagine è scattata dopo che il bambino ha confidato alla maestra che il padre picchiava la mamma. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. In casa sono state trovate armi cariche

"Sogno di fare il poliziotto per arrestare papà". Bambino fa arrestare il genitore violento
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Quando la maestra gli ha chiesto cosa volesse fare da grande, lui non ha avuto dubbi: "Il poliziotto per mettere in galera papà, così non toccherà più la mamma". Una storia sconcertante, accaduta in un piccolo paese del Biellese, ma con un lieto fine. Grazie alla rivelazione del bambino, che ha confidato all'insegnante il dramma quotidiano vissuto tra le mura domestiche, un uomo di 48anni è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e trasferito in carcere. Dalle indagini è emerso che malmenava la moglie anche in presenza dei figli.

"Voglio fare il poliziotto per arrestare papà"

Scuola elementare, l'ora di italiano. La maestra decide di chiacchierare un po' con gli alunni. Si avvicina al bambino e gli chiede: "Cosa vuoi fare da grande?". Lui solleva lo sguardo e senza indugiare risponde: "L'agente". Segue qualche secondo di silenzio, poi specifica: "Così potrei arrestare arrestare papà". A quel punto, l'insegnante cerca di carpire il motivo: "Perché?", domanda al ragazzino. La risposta non lascia dubbi: "Così non toccherà più la mamma". Poi racconta che il padre avrebbe più volte "sgridato" la madre davanti a lui e al fratellino. Intuita la gravità della situazione, la maestra decide di informare subito la direzione scolastica che, a sua volta, invia una segnalazione alla Procura di Biella.

Le botte dal marito alcolista

Le indagini vengono delegate ai carabinieri di Biella, che hanno il delicatissimo compito di verificare la veridicità della testimonianza fornita dal piccolo. Dopo aver acquisito una serie di elementi che corroborano l'ipotesi investigativa dei maltrattamenti in famiglia, i militari dell'Arma cercano di avvicinare con estrema discrezione la mamma del bambino. Una volta conquistata la fiducia della donna, lei racconta di essere stata più volte aggredita dal compagno, peraltro alcolista, e di non averlo mai denunciato per paura che si rivalesse sui figli. Nel racconto, però, c'è qualcosa che non torna.

In casa c'erano una pistola carica e altre armi

Dopo aver messo in sicurezza la mamma con i figlioletti, i carbinieri decidono di fare una perquisizione nell'abitazione della famiglia, scoprendo una pistola con il caricatore inserito e pieno di colpi apoggiata sopra il frigorifero. Non solo. All'interno di in un ripostiglio, trovano un fucile e delle cartucce.

Entrambe le armi con la matricola abrasa. L'uomo, 48enne, viene dunque arrestato per ricettazione, detenzione di armi clandestine oltre che denunciato per maltrattamenti in famiglia e percosse, e portato in carcere di Biella. La donna e i bambini sono salvi.

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