In strada con le mani insanguinate, la mattanza del marocchino: "Le ho ammazzate"

Il marocchino ha ucciso a coltellate la moglie e la suocera davanti agli occhi dei loro figli: pare che dietro le liti ci fossero questioni economiche

In strada con le mani insanguinate, la mattanza del marocchino: "Le ho ammazzate"

È ancora avvolta nel mistero la mattanza di Arezzo, dove un marocchino 38enne ha ucciso a coltellate la moglie e la suocera davanti ai loro figli. La polizia ha trovato Jawad Hickam in strada, con le mani ancora sporche di sangue come testimonianza dell'assurdo gesto omicida. Dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni spuntava il coltello appena utilizzato per uccidere sua moglie, Sara Ruschi, e la madre di lei, Brunetta Ridolfi. Gli agenti non hanno esitato a fermarlo e a trarlo in arresto per poi portarlo in questura, dove l'uomo non ha detto una parola.

"Le ho ammazzate tutte e due, le ho ammazzate tutte e due", dice rivolgendosi agli agenti che sono accorsi dopo la chiamata di richiesta di soccorso, così come riporta il quotidiano Qn. Il figlio maggiore della coppia, un 16enne, ha usato il suo telefono per chiedere auto appena il padre è sceso giù per le scale, forse per chiamare lui stesso le forze dell'ordine o un'ambulanza, come si evince dalle tracce di sangue presenti nella cabina telefonica poco distante, una delle ultime ancora presenti e operative ad Arezzo.

La suocera non sopravvive alle coltellate e muore subito, nel letto della sua stanza a casa della figlia che, invece, spira qualche ora dopo, in ospedale, dopo i disperati tentativi di rianimazione da parte del corpo sanitario che ha provato a salvarle la vita. L'uomo era stato allontanato alcune settimane fa dalla moglie, che lo aveva però riaccolto in casa nel periodo pasquale, forse per tentare una riappacificazione nel nome dell'amore per i figli. Ma la loro relazione era ormai giunta al capolinea e tra loro non c'erano altro che grandi litigate. Anche quella sera, come hanno raccontato i vicini, si sono sentite alcune urla provenire dall'abitazione della coppia, finché non è calato il silenzio. Ma nessuno poteva immaginare che l'ennesima lita si sarebbe conclusa in tragedia.

La suocera non viveva a casa della coppia ma restava a dormire qualche volta nell'ultimo periodo. Pare che fosse preoccupata per quella relazione ormai deragliata, per l'incolumità di sua figlia e dei nipoti. Non c'era la gelosia dietro le loro liti ma più probabilmente questioni economiche: la donna era aiuto cuoco in un hotel della zona mentre l'uomo da tempo non lavorava più, se non saltuariamente. Non contribuiva alle spese della casa ma pare avanzasse pretese economiche sempre più importanti nei confronti della moglie, che portava avanti la famiglia.

Così spiega il quotidiano Qn, riportando le sensazioni di chi, ancora incredulo, racconta il dramma di questa famiglia, dove gli unici sopravvissuti sono due bambini che hanno visto il padre accoltellare la nonna e la madre.

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