Il test sulla macchina e la velocità eccessiva: così è morta la piccola Regina ad Ardea

Ci sarebbero uno stop non rispettato e una velocità più che doppia rispetto al consentito alla base del tragico incidente di Ardea, dove ha perso la vita una bimba di 7 anni

Il test sulla macchina e la velocità eccessiva: così è morta la piccola Regina ad Ardea
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Stanno emergendo nuovi dettagli sul grave incidente che ad Ardea, sulla Pontina Vecchia, ha visto morire la piccola Regina Pietra, di appena 7 anni. La procura della Repubblica di Velletri ha iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio stradale aggravato, due persone, un 50enne e una donna di 49 anni. Il primo sarebbe il meccanico che viaggiava a bordo di un Mercedes che pare viaggiasse a velocità eccessiva. La seconda, invece, è la conducente della station wagon che non avrebbe rispettato lo stop. La bimba viaggiava a bordo di una terza macchina che proveniva in direzione opposta, sulla quale sarebbe piombata la vettura del meccanico. Questa è la prima sommaria ricostruzione di quanto avvenuto, che dev'essere ancora confermata dai rilievi e dalle indagini degli investigatori.

Secondo fonti investigative, uno dei conducenti sarebbe non negativo ad una sostanza stupefacente, ma sul soggetto sarebbero state disposte altre analisi cliniche per confermare la positività. La polizia locale di Ardea, coinvolta nei rilievi e nelle indagini, ha già acquisito tutte le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona, nella speranza che abbiano ripreso il momento dell'impatto mortale. Pare che il meccanico, attualmente ricoverato all'ospedale San Camillo di Roma, viaggiasse a una velocità superiore ai 100 km/h in un tratto in cui il limite è fissato in 50. L'ipotesi è che stesse effettuando dei test sul Mercedes di un cliente prima della consegna. Il 15 marzo scorso sulle stessa strada si era verificato un altro grave incidente stradale.

"È tutto okay mamma, non ti spaventare", avrebbe detto la bimba a sua madre prima di morire. Le ultime parole che ha pronunciato nel vedere sua madre terrorizzata dal sangue che la ricopriva. La donna, insieme alla figlia, al fratello e al nipotino, stava rientrando dal vicino centro commerciale, dove la piccola aveva appena comprato delle scarpe nuove.

C'è tanta rabbia tra i residenti di quella zona per l'ennesimo incidente grave in una strada dove gli automobilisti superano spesso i limiti di velocità consentiti, mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Le indagini proseguono per accertare le responsabilità dell'ennesima morte evitabile sulle strade italiane, che stavolta è quella di una bambina.

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