È stato duplice omicidio. Ne è convinto don Salvatore Coviello, il parroco di Sant'Antimo, sacerdote della parrocchia Santa Lucia frequentata da Giulia Tramontano. Don Salvatore esprime quello che è il pensiero di molti. Uccidendo Giulia, la sua compagna, Alessandro Impagnatiello ha infatti tolto la vita anche a Thiago, un bambino che sarebbe nato entro pochi mesi.
Nessuna festa
Grande il dolore nella comunità di Sant'Antimo, piccolo comune della città metropolitana di Napoli. Avrebbe dovuto essere un periodo di festa: festa per la vittoria del Napoli, e festa patronale. Nessuno, però, ha più voglia di festeggiare. Non dopo una tragedia di tali proporzioni.
Il Club Napoli della cittadina ha già fatto sapere che non si terrà alcuna celebrazione. "Niente caroselli né sfilate per rispetto di questo angelo volato in cielo. Abbiamo già festeggiato, ora pensiamo solo al dolore dei familiari di Giulia, la notizia della sua morte ha squarciato il cuore della nostra comunità", fanno sapere i dirigenti, come riportato da Ansa.
La festa patronale potrebbe subire lo stesso destino. Nelle prossime ore si saprà, forse, qualcosa di più. A darne notizia è proprio don Salvatore Coviello, che non esclude la possibilità di una cancellazione dell'evento religioso.
"È stato duplice omicidio"
Provato dall'immane tragedia, don Salvatore ricorda Giulia. È stato lui a battezzarla, appena nata, e negli anni l'ha vista crescere. La giovane è stata a lungo vicina alla parrocchia, prima di intraprendere la sua strada, fino a trasferirsi a Milano.
"Possiamo dire di essere umani? Non lo so. La violenza non dovrebbe essere degli uomini", commenta il parroco. "E poi, in questo caso ancor di più. La legge non lo riconosce ma diciamolo senza mezzi termini, questo è un duplice omicidio. Quello di Giulia e di un bambino, Thiago, di una vita che esisteva e che è stata stroncata insieme con la madre".
Giulia tornerà a casa
Intanto è stata data conferma che la salma di Goulia farà ritorno a Sant'Antimo per le esequie. Al funerale parteciperà anche Magda Beretta, sindaco di Senago. Tutti si riuniranno per dare l'ultimo alla giovane 29enne, uccisa assieme al suo bambino. Bisognerà ancora attendere un po'. Prima, come disposto dall'autorità giudiziaria, dovrà essere svolta l'autopsia. Solo a quel punto il corpo di Giulia sarà consegnato alla famiglia. Stando alle ultime informazioni, l'esame dovrebbe essere eseguito martedì prossimo. A quel punto si sapranno, si spera, anche data e ora del funerale.
"Prepareremo le esequie ed anche una manifestazione con un momento di solidarietà e di preghiera", spiega don Salvatore, "ma attendiamo che ritorni la famiglia di Giulia, che si
trova ora in Lombardia. In questo momento il sentimento comune è lo smarrimento. Domani nelle messe domenicali ci sarà occasione per riflettere su quanto accaduto. Ora si prega, si prega per Giulia e la sua famiglia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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