Napoli, ucciso a colpi di pistola per strada. I camorristi festeggiano sparando fuochi d'artificio

Scene surreali a Napoli dove dopo l'assassinio di un uomo sono stati sparati in aria fuochi d'artificio in una zona controllata da un noto clan camorrista

Napoli, ucciso a colpi di pistola per strada. I camorristi festeggiano sparando fuochi d'artificio

Fuochi d’artificio sparati nel cielo di Napoli per festeggiare la morte di un acerrimo nemico. È accaduto lunedì sera nella città partenopea pochi minuti dopo che un killer ha freddato senza pietà con cinque colpi di pistola Bruno Solla, un cinquantanovenne pregiudicato molto legato al gruppo camorristico dei De Luca Bossa in viale delle Metamorfosi, a Ponticelli.

Fuochi d'artificio per festeggiare l'omicidio

Sia agli investigatori che stanno indagato sul caso che ai residenti di Ponticelli non è sfuggita questa inquietante coincidenza. La zone in cui sono stati sparati in aria questi fuochi d’artificio - come se ci fosse una festa padronale - è comandata dalla famiglia De Micco, storici rivali dei De Luca Bossa.

La ricostruzione

Erano le 20.00 circa quando l’uomo stava percorrendo il lungo viale a bordo del suo scooter. A un certo punto gli si è affiancata un’automobile dalla quale qualcuno ha esploso dei colpi di arma da fuoco che l’hanno centrato in pieno. Il pluripregiudicato è stato raggiunto a un braccio e al petto. Alcuni passanti hanno immediatamente allertato i sanitari del 118. Nonostante il tempestivo trasporto in ospedale Solla è morto poche ore dopo.

L'uomo era legato a una famiglia camorrista

Bruno Sola molti anni fa era legato alla famiglia Sarno. Dopo il pentimento del boss della famiglia, che tutti conoscevano con lo pseudonimo de "il Sindaco", il clan andò in frantumi e Solla - la vittima - assieme ai suoi fratelli passarono a lavorare per la famiglia De Luca Bossa, oggi in guerra con i De Micco per la spartizione di alcune zone della città.

Una continua faida a Napoli est

Soltanto un mese fa nel quartiere di Napoli est era stato brutalmente ucciso Pasquale Manna, anche lui cinquantanovenne, originario di Casalnuovo, ritenuto vicino ai De Micco. L’omicidio della scorsa notte potrebbe essere la vendetta della famiglia De Micco, nonostante ancora, non ci siano conferme ufficiali. Se così fosse sarebbe soltanto la conferma della sanguinosa faida in corso da anni fra i clan Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Casella-Minichini.

La notizia ha fatto il giro del web

La notizia dei fuochi d’artificio usati per festeggiare la

morte di un nemico ha fatto il giro del web. “Ma come si può festeggiare in modo così palese l’uccisione di un uomo - si chiede una donna in un gruppo Facebook dedicato a Napoli - non c’è più umanità purtroppo”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica