Era andato nei boschi di Valle Benedetta in cerca di funghi, in un giorno all'apparenza come tanti altri. E invece, mentre procedeva fra la vegetazione, si è trovato davanti un cadavere decapitato, in stato avanzato di decomposizione. È questa la macabra scoperta effettuata da un cittadino sulle colline di Livorno, per un caso sul quale stanno ancora indagando le forze dell'ordine con l'obiettivo di fare chiarezza e risalire all'identità del defunto. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno, tutto è iniziato nelle scorse ore, quando il protagonista della vicenda in questione si è recato nella località verde del Comune toscano particolarmente apprezzata dai "fungaioli" del posto. L'uomo, alla ricerca di porcini, si sarebbe addentrato nel bosco, percorrendo una serie di sentieri interni meno battuti. Arrivando nei presi di una chiesa e di un cimitero, la sua attenzione sarebbe stata catturata da qualcosa che si intravedeva tra le sterpaglie.
E dopo essersi avvicinato, evidentemente spinto dalla curiosità, ha scoperto con orrore che si trattava di un corpo umano ormai privo di vita. Una scena a dir poco apocalittica, quella che gli si sarebbe parata davanti agli occhi: il cadavere giaceva riverso in un dirupo, mentre la testa si trovava a circa cinque o sei metri di distanza dal corpo. E a quel punto, seppur in stato di choc, il cercatore di funghi è comunque riuscito a chiamare il 113, sollecitando un intervento sul posto. Agli agenti della polizia intervenuti a seguito della segnalazione insieme ai vigili del fuoco, il cadavere è apparso quasi scheletrizzato: segno di come il corpo si trovasse in quell'area da mesi. E per questo motivo non è al momento stato possibile nemmeno capire se si trattasse di un uomo o di una donna, e quale fosse la sua età.
Su indicazione del pubblico ministero, il medico legale ha già effettuato i primi esami sulla salma, mentre altri verranno effettuati nei prossimi giorni. I dubbi sono numerosi: non è chiaro come quella persona sia finita nel burrone e abbia perso la vita, né quando. Gli investigatori non escludono attualmente nessuna pista, ma il compito di fare luce si preannuncia arduo: proprio a causa del lungo periodo di tempo in cui è rimasta nella boscaglia, le ferite riscontrate sulla salma potrebbero infatti essere successive alla dipartita e dovute anche all'azione di qualche animale.
La persona in questione potrebbe essersi gettata volontariamente nel dirupo, potrebbe essere inciampata e caduta o potrebbe persino essere stata spinta da qualcuno. Interrogativi ad ora senza risposta: toccherà agli inquirenti ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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