Voleva a tutti i costi il reddito di cittadinanza, pur non rientrando nell'elenco degli aventi diritto sulla base delle disposizioni normative vigenti. E dopo aver preso consapevolezza del fatto che non avrebbe beneficiato del sussidio, non ha esitato ad aggredire verbalmente e fisicamente i poliziotti nel frattempo intervenuti nel tentativo di calmarlo. Protagonista della vicenda che arriva da Firenze è un uomo di 34 anni originario della Nigeria, finito in manette con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Stando a quanto riportato dalla stampa locale, i fatti risalgono alle scorse ore: si sarebbe recato presso la sede fiorentina dell'Inps, per avere notizie circa lo stato d'avanzamento della propria domanda volta all'ottenimento del reddito di cittadinanza. Ha quindi atteso il proprio turno, in coda. I problemi sono però iniziati quando l'impiegato allo sportello, sulla base della documentazione in suo possesso, ha comunicato al trentaquattrenne che non sarebbe rientrato nella platea dei beneficiari del sussidio.
Il richiedente non era infatti in possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente e di conseguenza non aveva diritto all'erogazione del sussidio. Una comunicazione che il diretto interessato non ha tuttavia accolto nel migliore dei modi: evidentemente deluso, avrebbe presto trasformato la delusione in vera e propria rabbia. Avrebbe quindi iniziato ad insultare e a minacciare il personale, nonostante l'impiegato gli avesse spiegato che non avrebbe potuto far nulla per aiutarlo. Il tutto davanti agli occhi attoniti degli altri utenti presenti in quel momento, costretti loro malgrado ad assistere alla scena ed oggettivamente preoccupati dal suo atteggiamento. A quel punto alcuni funzionari hanno allertato la polizia, esponendo quel che stava accadendo e sollecitando l'arrivo di una volante.
Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno trovato il nigeriano ormai del tutto fuori di sé, sempre più alterato. A seguito di molteplici tentativi, gli operatori sembravano comunque essere riusciti a riportarlo alla calma, convincendolo ad uscire dall'edificio. Il peggio, tuttavia, doveva ancora arrivare: dopo essere usciti dall'immobile insieme a lui, i poliziotti hanno chiesto allo straniero la cortesia di favorire loro i documenti, in modo tale da poter procedere ad un controllo di rito.
Un invito che l'interlocutore non ha affatto accolto di buon grado, mostrandosi da subito poco propenso a collaborare: prima ha preso a male parole gli agenti, poi è passato direttamente ai fatti prendendoli a calci e pugni. Gli operatori sono ad ogni modo riusciti a bloccarlo, pur riportando lievi contusioni durante le operazioni. Ed è stato infine condotto in questura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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