Non si ferma l'esodo dalle coste africane verso l'Europa e nonostante il peggioramento delle condizioni meteo-marine sono ancora migliaia le persone che partono per raggiungere illegalmente l'Italia. Di certo non aiutano i video di propaganda, come quello dell'influencer tunisina che sarebbe arrivata a Lampedusa documentando la traversata come se fosse un reality sui social. Anche per questo motivo il pericolo non scoraggia gli scafisti e i migranti. Il risultato sono i morti nel Mediterraneo, come quelli che ci sarebbero ora a bordo di un'imbarcazione alla deriva nel Mediterraneo centrale e i 463 a bordo di Sea Watch.
"Una tempesta sta per abbattersi al largo delle coste siciliane. Molte delle 463 persone ancora a bordo di Sea Watch 4 sono in mare da più di una settimana. Altre 19 sono state evacuate per motivi medici. Questo stillicidio non può continuare, devono poter sbarcare tutte subito", ammonisce Sea watch sui social.
"Una barca con circa 430 persone a bordo, tra cui decine di bambini e minori, è in grave difficoltà nel mar Mediterraneo centrale", scrive Alarm phone, che è anche il punto di riferimento per le navi Ong. L'imbarcazione sarebbe in balia del mare, in condizioni critiche che non escludono un naufragio entro poco. A bordo, come viene riferito, ci sarebbero anche già dei morti. Da qui l'appello "alle autorità italiane ed europee: non ritardate ulteriormente i soccorsi, non lasciateli annegare". L'Italia in queste settimane è impegnata su svariati fronti per salvare vite umane in mare, agendo sia lungo le rotte che portano in Sicilia e a Lampedusa, sia lungo quelle utilizzate per sbarcare in Calabria.
Eppure, come sempre, le responsabilità vengono addossate all'Italia. La Ong Mediterranea in un post sui social, infatti, ha puntato il dito contro il nostro Paese: "Ci sono già tre morti a bordo e una falla nello scafo. Autorità allertate da 15 ore‼ Oltre 400 persone stanno rischiando di affogare e le autorità stanno a guardare. Mims, ministero della Difesa, Viminale dovete intervenire subito in soccorso".
La Tunisia ha dichiarato di aver registrato 9.500 migranti partiti illegalmente dalle coste del Paese nordafricano in direzione delle coste europee nel periodo compreso dal 25 luglio scorso ad oggi. La maggior parte di questi, per vicinanza geografica, sono sbarcati in Italia. Tra questi anche l'influencer che ha mostrato sui social un aspetto glamour e patinato della traversata verso l'Italia. Intanto martedì la polizia di Stato ha arrestato 3 presunti scafisti e 2 egiziani già destinatari di un provvedimento di espulsione. Si tratta di 5 degli oltre 600 migranti approdati nei giorni scorsi nel porto di Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, in tre distinti sbarchi.
I tre presunti scafisti sono sbarcati il 21 novembre scorso con gli 88 migranti, quasi tutti egiziani, 36 dei quali minorenni. Sono stati soccorsi al largo dalla costa dalle motovedette della guardia di finanza e della capitaneria di porto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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