Nonostante il suo coraggio e la voglia di vivere alla fine il suo cuore si è dovuto arrendere alla malattia che lo affliggeva da tempo. E così, a soli 59 anni, il mondo della cultura dà l’addio all'editore e traduttore Luigi Spagnol. A lui si deve la pubblicazione in Italia di bestseller come "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" di Luis Sepúlveda e la famosissima saga di "Harry Potter" di J. K. Rowling. Nato nel capoluogo lombardo il 21 marzo 1961, Luigi ha dedicato praticamente tutta la sua esistenza al mondo dei libri. Una passione ereditata dal padre Mario, storico editore che guidò a lungo Longanesi.
Ed è proprio qui che, dopo gli studi d'arte a Parigi nel 1986, iniziò la carriera editoriale di Luigi. Poi dal 1989 è stato alla guida di Salani, facendone una delle case editrici per ragazzi più importanti a livello europeo. Dal 1996, il giovane Spagnol è stato presidente di Ponte alle Grazie, pubblicando autori come Margaret Atwood, Karl Ove Knausgård e David Mamet. Dal 2009, ai suoi incarichi si è aggiunta la presidenza di Vallardi e La Coccinella. Dal 2005, anno della costituzione, è stato vicepresidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol (Gems).
Ma non solo. Luigi è sempre stato molto coinvolto nell'attività editoriale tanto da leggere e selezionare le opere di autori italiani e internazionali. In alcuni casi, invece, ha trascorso parte del suo tempo a tradurre i testi, come nel caso di "Harry Potter". Spagnol è stato un editore dal grande fiuto e dallo spiccato talento creativo. Proprio a lui si deve l’acquisizione in Italia nel 1997 della popolarissima saga del maghetto, punta di diamante di Salani, opera rifiutata da altri grandi editori. Come poi hanno dimostrato i fatti, questa intuizione si è rivelata essere un vero e proprio colpaccio. Il primo volume, di cui comprò i diritti per dieci milioni di lire ancora prima dell’uscita in Gran Bretagna, ebbe una tiratura di 24mila copie. "Ha conquistato centinaia di milioni di lettori in tutto il mondo, perché non doveva piacere anche a me?", spiegò Luigi.
La fortuna aiuta gli audaci. Vi è infatti una curiosità legata alla scoperta della saga della Rowling. Lo stesso Spagnol ha raccontato in passato di non essersi"accorto che fosse un fantasy. Ho pensato subito che fosse un classico per bambini. Dal primo libro non si intuisce quello che diventerà in seguito. Ho pensato che avrebbe venduto per molti anni a venire, come Roald Dahl o Pippi Calzelunghe. Lo pensavo a quel livello lì… Il fenomeno non era immaginabile. Ho l'impressione che la portata della saga, per intero, non fosse neanche nella mente della Rowling".
Sotto la sua direzione Salani ha sviluppato un ricco catalogo per ragazzi con, solo per citarne alcuni, David Almond, Jostein Gaarder, Roald Dahl, Astrid Lindgren, Philip Pullman, Jacqueline Wilson. Inoltre avvenne il rilancio de Gl’Istrici, la collana creata da Donatella Ziliotto nel 1987. Sue sono anche scoperte di Varia che supereranno il milione di copie, da Parola di Giobbe, bestseller degli anni Novanta di Giobbe Covatta, all’edizione per ragazzi della Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda. Spagnol aveva lanciato anche Benedetta Parodi con i suoi libri di ricette. Tra i suoi ultimi impegni, quando la malattia già avanzava inesorabilmente, c'è stata la traduzione del romanzo "Amore" (Ponte alle Grazie) firmato dalla moglie, la scrittrice norvegese Hanne Ørstavik.
Stefano Mauri, presidente di Gems ha ricorda commosso Luigi Spagnol:"Per me è stato come avere un fratello sul lavoro. In più di trent'anni abbiamo condiviso tante avventure. Luigi era una persona di sostanza, non badava agli onori. Ora però voglio che sia chiaro a tutti chi è scomparso. È scomparsa la persona che con i suoi successi editoriali ha dimostrato più volte negli ultimi trent'anni di sapere meglio di chiunque altro che cosa è un libro, cosa può fare un libro per i lettori e fino a dove può arrivare.
Vorrei tentare di spiegarlo con le sue parole: 'I libri sono scritti da persone, letti da persone, venduti da persone, e parlano di persone. È dunque fondamentale che siano anche pubblicati da persone, libere di seguire le proprie idee, le proprie strategie e le proprie passioni".
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