Aeroporto di Foggia, scoppia il caso politico

Il governatore Emiliano attacca il ministro Toninelli: “Dorme”. Lo scontro sul progetto di allungamento della pista

Aeroporto di Foggia, scoppia il caso politico

Diventa un caso politico il progetto di prolungamento della pista di volo dell'Aeroporto 'Gino Lisa' di Foggia. Una patata bollente tra le mani del ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli e del governatore della Puglia, Michele Emiliano. Il piano è stato già approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con Decreto del Provveditore alle Opere Pubbliche della Campania, Molise, Puglia e Basilicata numero 371 del 16 luglio 2018. Il ministero deve solamente rilasciare il nulla osta per il riconoscimento del Sieg - Servizio di Interesse Economico Generale, in conformità alla normativa comunitaria, per il quale l'Enac ha già rilasciato il proprio parere positivo". Lo precisa il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Il Mit aveva reso noto che presso la Direzione generale competente, ad oggi non sono pervenuti progetti infrastrutturali da analizzare per l'aeroporto Gino Lisa e l'unica pratica pervenuta è una richiesta autorizzativa da parte del gestore aeroportuale, tesa ad istituire un Sieg, al fine di dedicare parte dell'aeroporto a centro operativo della Protezione civile.

A margine di un incontro a Foggia, pare che il governatore Emiliano abbia chiamato il ministro "imbambolato". "Toninelli dorme.

È il ministro imbambolato" sono state le parole del presidente della Regione Puglia, come riporta il quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno". Ma non è la prima volta che Toninelli si sente chiamare così. È già accaduto a settembre scorso, quando il governatore pugliese incolpò Toninelli di essere un "imbambolato che toglie al Sud per dare al Nord".

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