È "guerra" tra Equitalia ed Agenzia delle Entrate per la rottamazione delle cartelle. Di fatto sulla circolare 2/E/2017 ci sarebbero alcune indicazioni da parte dell'Agenzia che sono in conflitto con le risposte fornite da Equitalia. Punti fondamentali che mettono a rischio proprio il processo di rottamazione. Il primo punto, come sottolinea ilSole24Ore, riguarda proprio le cartelle tra il 2000 e il 31 dicembre 2016. Infatti è giallo sulle "trasmssioni" che sono state effettuate dal 16 dicembre in poi del 2016. Equitalia sostiene che la data da segnalare per procedere con la rottamazione è quella che si riferisce all "presa in cosegna" del ruolo. E secondo il Dm 321/1999 tutte le trasmissioni effettuate dal 16 di dicembre, di fatto vengono prese in carico nel mese successivo, ovvero gennaio 2017. In questo caso bisogna però tenere conto delle indicazioni fornite invece dall'Agenzia delle Entrate che fissano la data al momento del flusso telematico. E così anche le cartelle successive al 16 dicembre 2016 possono godere della rottamazione. Il secondo punto invece riguarda la dilazione del debito. Secondo Equitalia la possibilità di conservare la dilazione precedente non pagando la rata per il mese di luglio vale per tutti i piani di rientro vigenti alla data di proposizione della domanda di definizione. Ma attenzione: secono le Entrate invece questa opportunità è valida solo per i pagamenti a rate che esistono già al 24 ottobre 2016.
Infine in questo quadro che confonde e non poco i contribuenti pende la questione della proproga per la rottamazione. E un allungamento dei tempi fino al 21 aprile su questo fronte non può che essere utile per chi deve orientarsi tra le comunicazioni e le circolari di Equitalie ed Agenzia delle Entrate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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