Quest'oggi i gilet arancioni sono tornati in piazza e stavolta hanno scelto Roma e la centralissima Piazza del Popolo per la loro manifestazione. Un evento dal quale si sono dissociati i leader del centro-destra, che nelle intenzioni dei partecipanti e del leader Pappalardo nasce con l'obiettivo di protestare contro le misure del governo durante la pandemia e per i mancati sussidi agli italiani in difficoltà. La7 era impegnata a fornire la copertura giornalista dell'evento nel corso del programma pomeridiano Tagadà, quando la sua troupe è stata aggredita e allontanata da alcuni manifestanti (alcuni senza mascherine), che non hanno gradito la presenza dei giornalisti e dei cameraman in piazza.
Luca Sappino si trovava in mezzo ai manifestanti in attesa dell'arrivo dell'ex generale Antonio Pappalardo, in congedo dal 2006. "Se dovete venire a rompere i coglioni andate fuori dal cazzo, mongoloide. Lavori per chi? Che qui la gente muore di fame. Per chi lavori?", dice un ragazzo a torso nudo e col tricolore rivolto al cameraman che stava riprendento tutto, mentre una signora, con indosso uno dei gilet simbolo del movimento urla contro l'inviato: "Fate dittatura!". Tutto questo senza avere con sé e senza indossare i dispositivi di protezione individuale previsti dalla legge in caso di impossibilità di mantenere la distanza di un metro dal prossimo. "Siamo alla fame, c'ha ragione siamo alla fame", urla un altro ragazzo con indosso un foulard che gli copre mezzo volto e grandi occhiali da sole. Nella breve clip condivisa sui social dal programma, Luca Sapponi si è mostrato in evidente difficoltà davanti alle sue telecamere, ammettendo che forse sarebbe stato meglio restare nelle tribune invece di mischiarsi ai manifestanti per raccoglierne a caldo il sentimento. "Anche solo avvicinarsi vuol dire essere sottoposti a un attacco", spiega l'inviato tra le urla della gente.
"Cosa pretendete?", ha chiesto un uomo in maglia nera e senza mascherina, mentre l'inviato cercava di spiegare allo studio di essersi immerso nella folla per documentare l'arrivo di Antonio Pappalardo. "Siccome il 30 siete venuti e avete scritto un mucchio di puttanate...", dice una signora all'inviato, facendo riferimento alla prima manifestazione dei gilet arancioni a Milano.
Il clima in Piazza del Popolo per l'inviato non è dei migliori e quando invita una signora a indossare la mascherina, visto che ha cercato di parlargli a distanza ravvincinata, una delle tante persone presenti lo ha nuovamente aggredito: "Ma statte zitto ao... Alla capoccia v'ha dato sta mascherina". Luca Sappino è stato costretto ad allontanarsi dalla piazza, prima che la situazione degenerasse ulteriormente.
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