"Aiuto, la mietitrebbia...": cos'hanno trovato nel campo

Le due donne, di origine marocchina, erano probabilmente accampate nel campo dove hanno trovato la morte. Non avevano infatti una fissa dimora

"Aiuto, la mietitrebbia...": cos'hanno trovato nel campo

Ancora mistero attorno alla scomparsa prima, e al ritrovamento quando erano ormai morte, di due donne in un campo di mais alla periferia di Milano. Nella mattinata di venerdì 2 luglio, alle 11.30, era giunta una telefonata al 112. "Aiuto, siamo state investite da una trebbiatrice, la mia amica è morta e io sono ferita", aveva detto la voce in lingua araba, prima che la linea telefonica si interrompesse di netto all’improvviso. Da quel momento era stato impossibile per i carabinieri riuscire a geolocalizzare in breve tempo le due giovani straniere. I loro corpi privi di vita sono stati rinvenuti ieri sera alle 19.45 in un campo di mais di Locate Triulzi, poco lontano dalla tangenziale.

C'erano coperte e bottiglie di birra vuote

Di loro si sa che avevano una 28 e l’altra 31 anni e che, in teoria, erano uscite di casa per fare una passeggiata, avvertendo i familiari che sarebbero rientrate più tardi. Per quello, secondo quanto raccontato dai parenti, la loro assenza non aveva impaurito e non era stata denunciata la loro scomparsa. Secondo quanto riportato dal Corriere, i carabinieri che stanno indagando sul caso, avrebbero scoperto che le due amiche non vivevano in casa, per scelta o per motivi ancora sconosciuti, ma si aggiravano tra i campi, con zampironi, bottiglie di birra, coperte e cibo in scatola.

Durante la tragica chiamata, la donna aveva raccontato dell’investimento da parte di una trebbiatrice, senza riuscire a dare la localizzazione geografica esatta. Un’area vasta da ispezionare, quella compresa tra l’ex boschetto della droga di Rogoredo, fino al confine con San Giuliano Milanese. Tanti gli uomini impegnati nelle ricerche, oltre ai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, anche i carabinieri della territoriale e del terzo reggimento Lombardia, i vigili del fuoco con alcune unità cinofile, la Protezione Civile, coadiuvati dagli elicotteri del 118 e dal secondo nucleo elicotteri carabinieri di Orio al Serio.

Il ritrovamento in un campo

Ieri sera la tragica scoperta in un campo: sono stati rinvenuti i cadaveri delle due giovani, grazie all’ausilio dell’elicottero. I militari sono poi riusciti a sapere l’identità delle vittime, due amiche entrambe di origini marocchine, una di 28 e l’altra di 31 anni. La più vecchia aveva qualche precedente penale legato a una rapina. I loro corpi giacevano in un campo di granoturco, dove probabilmente avevano passato le ultime ore della loro vita. Gli investigatori non avrebbero trovato segni evidenti del passaggio di mezzi agricoli, ma venerdì scorso in quella zona sarebbe transitato uno di quei veicoli dotati di braccia, utilizzati per spargere i medicinali sulle coltivazioni. Questo particolare aveva fatto pensare a un tragico incidente: il mezzo poteva aver colpito le due amiche uccidendone subito una e ferendo gravemente l’altra, morta poco dopo. Il conducente della macchina agricola poteva non essersi accorto di aver investito qualcuno o forse, resosi conto di quanto avvenuto, aver preferito fuggire e non prestare soccorso alle vittime, preoccupato dalle conseguenze.

Trovato il bracciante che ha investito le donne

I carabinieri sono riusciti a identificare il bracciante che avrebbe investito, a bordo di una mietitrice, le due donne. L'uomo è stato ascoltato dagli investigatori e il mezzo pesante è stato sequestrato. Verrà quindi sottoposto ad analisi e accertamenti.

Poco lontano dal luogo della tragedia, abbandonate sul campo coltivato a granoturco, sono state rinvenute 5 bottiglie di birra vuote. E una coperta copriva una delle due giovani, rannicchiata su un fianco, come se stesse dormendo. La seconda donna è stata invece trovata distesa con le braccia aperte, e una coperta accanto. Questa scena fa pensare che le vittime vivessero e dormissero nel campo.

Si tratta di una delle zone conosciute per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle vicinanze è anche stata trovata della carta stagnola. Le due donne potrebbero essere andate nel campo per cercare della droga e poi potrebbero aver deciso di riposarsi. Dai rilievi effettuati ci sarebbero segni relativi alla presenza anche di altre persone.

Sui corpi non vi erano segnali di ferite inferte da pistole o oggetti contundenti. Da una parte ci sono i familiari delle vittime che raccontano una versione diversa rispetto a quella che emerge studiando il luogo del ritrovamento e i segni sui cadaveri. La Procura ha disposto l'autopsia sui corpi.

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