Alassio contro il turismo "povero": tassa di 500 euro sui bus low-cost

Proposta choc del neo-sindaco della città del Muretto, Marco Melgrati: "Faremo pagare una tassa di 500 euro ai pullman low-cost che ci scaricano turisti che non spendono. Poi vediamo se avranno ancora voglia di venire qui"

Alassio contro il turismo "povero": tassa di 500 euro sui bus low-cost

Dopo l'idea delle spiagge libere a numero chiuso, nata e abortita l'estate scorsa nel giro di 72 ore, Alassio torna a far discutere con una proposta choc per limitare l'afflusso di bagnanti provenienti dal nord, soprattutto da Piemonte e Lombardia: una tassa di 500 euro sugli autobus low-cost che giungono nella città del Muretto per scaricare centinaia di turisti che affollano le poche spiagge libere esistenti. "Applicheremo una tassa da 500 euro a questi pullman, poi vedremo se avranno ancora voglia di venire". Parola di Marco Melgrati. Il neo-sindaco di Alassio intende fare sul serio e per evitare il consueto sovraffollamento estivo delle spiagge della ridente cittadina della riviera ligure, è pronto a varare un'ordinanza clamorosa. Il problema è noto. Non appena comincia l'estate, dalla Lombardia e dal Piemonte scendono ogni giorno in Liguria decine di pullman low-cost. Per chi vuol godersi una giornata al mare (cit. Paolo Conte) esiste una tariffa agevolata: 20-30 euro per il viaggio, pranzo al sacco e tutti in spiaggia.

Un bengodi che a Melgrati non piace, dato che a suo dire si tratta di turisti che non spendono. Un problema che a Genova e dintorni, come tutti sanno, assume una certa importanza. "Applicheremo una tassa da 500 euro a questi pullman: poi vediamo se avranno ancora voglia di venire qui - afferma Melgrati - Questo tipo di turismo ci porta poco e nulla in termini economici. Anzi, crea solo problemi di ordine pubblico. È un provvedimento cui sto pensando: certamente faremo qualcosa", la sua minaccia.

Il problema del sovraffollamento delle spiagge non riguarda soltanto Alassio, ma diverse cittadine della riviera di ponente come Laigueglia e Finale Ligure. Proprio Laigueglia, l'anno scorso, aveva pensato insieme ad Alassio di introdurre il numero chiuso, idea rigettata per le oggettive difficoltà di realizzazione. Ma questa volta, come riporta Ivg, il sindaco di Laigueglia non è del tutto d'accordo con la "sparata" del suo collega alassino.

"Pur apprezzando nel merito un possibile provvedimento del genere, credo sia opportuno regolamentare il fenomeno a livello comprensoriale", dice il neo-sindaco Roberto Sasso Del Verme, mentre il primo cittadino di Albenga, Giorgio Cangiano, afferma che al momento la sua città "non presenta una problematica così evidente".

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