La villa di Alberto Sordi, dopo l'estate, diventerà un museo dedicato alla memoria del grande attore. Dopo la sentenza del tribunale di Roma, difatti, i 37 lontani eredi hanno infine rinunciato all'appello e ciò consentirà, di fatto, l'avvio dei lavori per la realizzazione del museo nella splendida casa dove l'amatissimo Albertone viveva, affacciato sulle Terme di Caracalla e all'inizio della via Appia.
Dopo la morte dell'attore, nel 2003, e la successiva morte della sorella Aurelia (scomparsa nel 2014) gli eredi, alcuni dei quali parenti "lontanissimi", aveva impugnato il testamento di quest'ultima con il presupposto che fosse "incapace di intendere e di volere" quando, nel 2011, aveva deciso di scrivere quanto stabilito dal fratello primo della scomparsa. Oltre alla villa costruita dall'architetto Clemente Burisi Vici e acquistata dall'attore nel 1954, fanno parte del patrimonio ingentissimo lo studio di Via Emilia, conti correnti, titoli e azioni.
Nel 2018 vi fu un tentativo fallito di bloccare il patrimonio ingente di Alberto Sordi, e via via nel tempo tutte le istanze presentate in tribunale dagli eredi sono state rigettate perché, secondo il giudice, la signora Sordi al momento dell'atto era lucidissima e lo era anche quando elargì somme di denaro all’autista e ad altre persone di servizio i quali, un anno fa, sono stati difatti assolti dall’accusa di circonvenzione di incapace.
Tutto ciò ha confermato la legittimità dell'atto con cui il patrimonio, compreso la villa, veniva destinata alla Fondazione museo Alberto Sordi di cui è presidente Italo Ormanni, presidente onorario Walter Veltroni e vicepresidente Giambattista Faralli. Così ora, come riportato da Il Messaggero, al termine della mostra centenario in programma dal 7 marzo al 29 giugno, nella casa dell’attore, sarà finalmente prevista la realizzazione di un centro espositivo permanente.
Il concorso
Nel 2017 la Fondazione museo Alberto Sordi aveva indetto un concorso per giovani architetti, in collaborazione con la Fondazione Alberto Sordi Giovani (di cui è presidente Italo Ormanni e presidente onorario Carlo Verone) e con la facoltà di Architettura dell'università la Sapienza.
Lo scopo era quello di realizzare un progetto su cui basare la realizzazione del museo e a settembre dello stesso anno si tenne la premiazione alla presenza dei gruppi vincitori. Ad arrivare primo fu il raggruppamento composto dagli architetti Marsia Marino, Lavinia Ann Minciacchi Sara Sorrentino con il progetto "Il CineGiardino".
"Siamo felici di apprendere che la villa di Alberto Sordi diventerà finalmente un museo - hanno dichiarato le prime classificate. "Speriamo che il nosto progetto sia stato in grado di interpretare appieno l'essenza di questo luogo così speciale e che possa essere uno spunto per la realizzazione dell'opera".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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