Alfie Evans, "il prete che lo assisteva è stato cacciato dall'ospedale"

Secondo La Nuova Bussola Quotidiana, il vescovo di Liverpool avrebbe chiesto a don Gabriele di abbandonare l'ospedale dove è ricoverato il piccolo Alfie

Alfie Evans, "il prete che lo assisteva è stato cacciato dall'ospedale"

Si apre un nuovo giallo nell'intricata e assai triste vicenda del piccolo Alfie Evans, il bimbo inglese affetto da una malattia neuro degenerativa che secondo i giudici britannici è ormai sulla soglia della morte. E ancora una volta è un risvolto assai poco gradevole. Secondo il sito cattolico La Nuova Bussola quotidiana, poi ripreso anche da testate nazionali, il vescovo di Liverpool avrebbe chiesto a don Gabriele Brusco, che da giorni vegliava il piccolo in ospedale, di abbandonare il nosocomio e tornarsene in parrocchia.

Sulla vicenda sarebbe intervenuto, con una email, anche il presidente della Conferenza episcopale inglese e persino l'ospedale, secondo la testata cattolica, avrebbe "fatto capire che la presenza del sacerdote non era gradita".

Il prete, raggiunto al telefono nel primo pomeriggio di ieri, si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Ha solo spiegato di trovarsi a Londra e di non essere più in ospedale: "Purtroppo non so nulla, non posso dire niente – ripete don Gabriele –. Da qui non so nemmeno come stia il bimbo, anch’io leggo le notizie sui giornali. Sì, gli ho impartito l’unzione dei malati. È come dire l’estrema unzione ma preferisco chiamarla così, le persone si possono spaventare, credono che moriranno di lì a poco.

Quasi che sia il Sacramento a provocare la morte". A chi gli chiede se sia stato cacciato dalla struttura sanitaria, don Gabriele però preferisce rispondere con un diplomatico no comment.

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