Maltrattamenti fisici e psicologici al figlio, e poi ancora minacce e percosse per almeno un anno. Un algerino di 56 anni voleva così impedire al figlio 15enne di frequentare la fidanzata: perché italiana.
Il ragazzo, come scrive milanotoday.it, aveva conosciuto la fidanzata tramite amicizie comuni a Vigevano (Pavia), un rapporto che durava dal settembre del 2014. Il padre del giovane all'inizio aveva accettato la relazione, pensando si trattasse di una storia di qualche settimana. Ma dopo qualche tempo ha iniziato ad opporsi al fidanzamento "troppo lungo" tra i due ragazzi. L'algerino ha così cominciato a vietare al figlio di uscire di casa, oppure a portarsi dietro il fratello di 9 anni, anche - e soprattutto - quando aveva appuntamento con la fidanzata.
Il motivo era semplice: secondo il 56enne, infatti, le ragazze italiane "non sono serie" e "vanno bene solo per divertirsi" perché "non hanno abbastanza valori". E poi la ragazza del figlio aveva anche "troppo tatuaggi", tanti da sembrare "troppo occidentale". Così ha cominciato a picchiare il figlio ed anche la moglie, colpevole di aver preso del difese del ragazzo.
Ad aprile madre e figlio hanno trovato il coraggio di denunciare l'uomo, così i carabinieri hanno deciso il loro trasferimento presso una struttura
protetta. Ora i giudici sono chiamati a decidere se allontanare il padre dalla casa della famiglia, per permettere alla donna e al figlio di rientrare nella loro abitazione.E ai due fidanzati di continuare la loro relazione.
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