Oltre 20 tonnellate di alimenti spacciati come italiani, ma provenienti dalla Cina e dall'Egitto. La guardia di finanza di Torino ha sequestrato legumi, lenticchie e cereali, oltre che macchinari e attrezzature industriali, usati per la lavorazione.
Una vera e propria frode alimentare, messa in piedi da un'organizzazione criminale che importava dall'estero i prodotti immessi poi sul mercato nazionale e spacciati come Made in Italy: gli alimenti, infatti, venivano confezionati con imballi sui quali erano poste etichette che indicavano la provenienza da Altamura, in provincia di Bari. Lì, i finanzieri hanno sequestrato 3 tonnellate di prodotti, già imballati in oltre 4mila confezioni, pronte per essere messe in commercio. Sequestrati anche macchinari e altre 150mila unità di alimenti che dovevano ancora essere confezionati. La frode riguardava soprattutto lenticchie, fagioli, ceci e arachidi.
Le fiamme gialle, dopo aver interrotto la produzione illegale ad Altamura, hanno individuato anche due depositi a Rozzano, riconducibili a commercianti marocchini, dove avveniva lo stesso traffico. A seguito dei sequestri, i finanzieri hanno dato la caccia ai prodotti immessi in commercio: a Torino sono stati sequestrati oltre una tonnellata tra farine e legumi provenienti da Cina, Egitto e Argentina, ma spacciati per Made in Italy.
L'indagine era partita proprio da un quartiere del Torinese, in occasione di un sequestro in una macelleria.L'auturità giudiziaria ha denunciato 24 persone per frode in commercio. L'operazione rientra nell'ambito del piano per la lotta alla concorrenza sleale e per la tutela dell'italianità dei prodotti.
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